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Giro di vite a Pescina, il sindaco vieta tutte le attività motorie e sportive all’aperto e circolare a piedi

Redazione – “Considerato che alcuni ancora non hanno ben compreso la portata di questa emergenza Covid19 e pensano che questo sia un gioco, questa mattina ho firmato una nuova Ordinanza 📜 per misure più restrittive”. Con queste parole il sindaco di Pescina Stefano Iulianella apre la comunicazione del giorno ponendo forti ed ulteriori restrizioni al viver quotidiano che di seguito riportiamo:

1⃣ nel territorio comunale sono vietate tutte le attività motorie e sportive all’aperto
2⃣ è possibile attendere alle esigenze primarie degli animali d’affezione per il tempo strettamente necessario e comunque in aree contigue ai propri residenza, domicilio o dimora, ovvero nel raggio di 400 metri
3⃣ in tutto il territorio comunale è vietato circolare a piedi o con velocipedi salvo i casi di spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, di salute o situazioni di necessità, nelle quali rientra l’approvvigionamento alimentare e quello relativo ad altri beni di primaria necessità presso gli esercizi commerciali
4⃣ a eccezione delle attività di farmacie e parafarmacie, fino al 3 aprile 2020, lo svolgimento delle attività commerciali previste all’allegato 1, del D.P.C.M. 11 marzo 2020, è consentito, fatto salvo il rispetto delle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di settore, tutti i giorni tra le ore 08:00 e le ore 20:00
5⃣ i titolari e/o gestori delle attività di cui al punto 4, al fine di evitare assembramenti di persone, devono obbligatoriamente organizzare l’accesso ai predetti luoghi con modalità contingentate. All’interno dei locali aperti al pubblico deve essere rispettata la distanza di almeno un metro tra gli avventori. Il personale impiegato nelle attività a contatto con il pubblico deve essere protetto con appositi DPI
6⃣ la cittadinanza è tenuta a effettuare l’approvvigionamento alimentare e quello relativo ad altri beni di primaria necessità presso gli esercizi commerciali presenti:
a. a una distanza non superiore a metri 3000 metri dai propri residenza, domicilio o dimora, salvo le ipotesi di acquisito di beni e prodotti non presenti negli esercizi più prossimi;
b. nelle immediate vicinanze del luogo in cui è svolta l’attività lavorativa o presenti lungo il percorso ricompreso tra la sede di lavoro e i propri residenza, domicilio o dimora;
7⃣ la cittadinanza è sempre tenuta a rispettare il principio secondo il quale negli spostamenti deve essere percorso il tragitto più breve per raggiungere il luogo di destinazione.