Giovani volontari di Croce Rossa diventano “Alfieri della Repubblica”
La cerimonia si è svolta questa mattina a Roma presso il Quirinale
Roma – 15 maggio 2025 – Con un gesto che celebra l’impegno silenzioso ma straordinario del volontariato, oggi il Presidente della Repubblica ha conferito l’onorificenza di Alfiere della Repubblica a Serena Simonato e Francesco Pratesi, giovani Volontari della Croce Rossa Italiana. La cerimonia si è tenuta al Quirinale, alla presenza delle massime autorità dello Stato e dei rappresentanti delle principali organizzazioni umanitarie italiane.
Simonato e Pratesi sono stati premiati per il loro eccezionale impegno sul campo, la dedizione instancabile e la profonda umanità che hanno saputo incarnare nelle attività quotidiane della CRI. Un riconoscimento simbolico ma potentissimo, che intende valorizzare non solo le singole storie, ma l’intera rete del volontariato giovanile che rappresentano.
A sottolineare l’importanza del momento, anche le parole della Vice Presidente nazionale della Croce Rossa Italiana, Debora Diodati, presente alla cerimonia: “Prendiamo tutti nuovo slancio da questo importante riconoscimento. Che il vostro e il nostro impegno continuino, con ancora più forza, ad essere uno stimolo per l’opera umanitaria della Croce Rossa Italiana, verso una società più inclusiva e solidale, sempre più capace di aiutare e comprendere.”
L’onorificenza conferita ai due giovani volontari ha suscitato un’ondata di orgoglio all’interno dell’associazione. «Premia chi, ogni giorno, indossa la nostra uniforme con coraggio, passione e senso del dovere», si legge in una nota ufficiale della CRI.
Simonato e Pratesi si uniscono così al ristretto novero di giovani che hanno ricevuto questo titolo per aver saputo incarnare, nel quotidiano, i valori fondamentali della solidarietà, dell’altruismo e dell’impegno civico. Una testimonianza concreta di come, anche nelle nuove generazioni, si coltivino con forza e consapevolezza i principi su cui si fonda il tessuto sociale del Paese.
Il conferimento dell’onorificenza arriva in un momento in cui, più che mai, emerge la necessità di restituire centralità al ruolo dei volontari, veri protagonisti di un’Italia che non si arrende e che continua a costruire coesione e speranza.