ROMA – Immagini brillanti, astratte e minimaliste, prospettive insolite, inquadrature ardite ed esplosioni di colore, caratterizzano l’universo creativo di Franco Fontana in mostra all’Ara Pacis. Un progetto espositivo, curato da Jean-Luc Monterosso, che celebra la carriera del fotografo modenese con una selezione di oltre 200 opere e spazi immersivi arricchiti di installazioni e video.
Sin dai primi anni Sessanta, Franco Fontana impone una grammatica innovativa dell’immagine, che sfrutta tutte le possibilità ottiche della fotografia e introduce un elemento fortemente in controtendenza rispetto a tutto il panorama fotografico dell’epoca: il colore. Fino agli anni Cinquanta la scena fotografica è dominata dal bianco e nero e il colore è ancora considerato un modo imperfetto, quasi volgare di rappresentare la realtà.
Questa scelta audace rende Fontana un precursore della fotografia a colori.
E’ il 1978 quando, in Italia e in Francia, esce il suo volume Skyline che segna il riconoscimento della fotografia a colori come vera e propria espressione artistica.
Il percorso espositivo si apre con una veduta grandangolare di Praga per poi proseguire con una serie di scatti di paesaggi naturali catturati nelle varie sfumature delle diverse stagioni, che culminano nella celebre immagine Puglia 1978.
Il percorso di visita continua con fotografie che hanno per soggetto il Palazzo della Civiltà Italiana dell’EUR e che testimoniano il sapiente studio sull’ombra condotto dal maestro.
Nella stessa sezione, il visitatore viene immerso letteralmente in una piscina, potendo esplorare così l’arte della fotografia in un contesto acquatico. Per Fontana, la piscina diventa soprattutto un’occasione per celebrare la bellezza delle forme femminili.
L’ultima sezione della mostra accoglie fotografie dedicate alla moda, alle numerose pubblicità realizzate in occasione di commissioni private, per finire con le coloratissime immagini dalla recente campagna pubblicitaria di Sportmax del 2020.
Franco Fontana. Retrospective è un viaggio imperdibile attraverso lo sguardo di uno dei più grandi maestri della fotografia del XX secolo.
dalle 9.30-19.30
Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura
