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Fiume Aniene: no alle captazioni Acea. Sindaci al lavoro per la tutela dell’Aniene

Nella giornata di ieri i Sindaci della Valle dell’Aniene hanno incontrato, presso la Regione Lazio, l’Assessore ai Lavori Pubblici e Tutela del Territorio, Mobilità Regionale Mauro Alessandri e Acea Ato 2, relativamente alle captazioni temporanee autorizzate alle sorgenti del Pertuso.

Oltre al Comune di Subiaco, rappresentato dal Sindaco Francesco Pelliccia, l’Assessore alla Tutela della Risorsa Idrica Enrico De Smaele e l’Assessore ai Lavori Pubblici Luca Pannunzi, era presente il Presidente della Comunità Montana dell’Aniene Luciano Romanzi e i Sindaci di Rocca Santo Stefano, Sandro Runieri, di Anticoli Corrado, Vittorio Meddi, di Vicovaro, Fiorenzo De Simone, di Vallepietra Flavio De Santis e l’Assessore Andrea Battisti in rappresentanza del Sindaco di Roviano.

I Sindaci hanno manifestato la netta contrarietà all’ulteriore autorizzazione di 190 l/S derivante dalla determinazione regionale n. G08848 del 27.07.2020 ed evidenziato, nuovamente, tutte le potenziali conseguenze negative che si potrebbero verificare all’eco sistema fluviale e in subordine alle attività economiche presenti oggi sul fiume, come già accaduto nel 2017.

I Sindaci nella loro lunga e determinata interlocuzione hanno preso atto delle seguenti notizie:

– Acea al momento non sta captando e non provvederà a captare ulteriori litri/s, almeno sino alla seconda metà di Agosto;
– l’Assessore Alessandri ha dichiarato di voler accogliere alcune richieste storiche dei Sindaci quali il ricalcolo in senso estensivo del valore del minimo deflusso vitale (oggi 150 l/s) e l’ avvio operativo del Comitato di monitoraggio dell’Aniene (con comuni e Associazioni), istituito nel 2009 ma mai avviato.

Nonostante siano state registrate tali disponibilità che rappresenterebbero un passo in avanti, i Sindaci, all’unanimità, hanno ribadito che, nell’immediato, senza la revoca del provvedimento autorizzativo che ha autorizzato il prelievo di ulteriori 190 l/s non intendono arretrare.

Non essendo stato garantito che ciò avverrà (per via dell’ordinanza vigente di calamità naturale/crisi idrica) i Sindaco provvederanno nei prossimi giorni a impugnare l’atto davanti al giudice amministrativo chiedendo la sospensione del provvedimento.