The news is by your side.

Fedeli in rivolta a Marano Equo, inferta una grave ferita alla devozione e storia della Madonna della Quercia

I maranesi si rivolgono al Vescovo di Tivoli contro l'annientamento unilaterale di una tradizione millenaria.

Marano Equo – Una delle tradizioni di fede in cui si identifica la comunità di Marano Equo è quella della Madonna della Quercia. Il 4 Agosto, da sempre avviene la traslazione della Statua con processione rituale che parte dalla montagna per poi arrivare nella Chiesa Parrocchiale. Una ricorrenza che si celebra da generazione in generazione. Ma proprio questa mattina la tradizione millenaria è stata interrotta con l’anticipazione della traslazione disposta dal parroco il quale avrebbe preso questa decisione in seguito ad avvisaglie di pericolo riscontrate nel Santuario stesso. Per molti maranesi si è trattato di una gravissima offesa ai valori fondanti della comunità locale. Una tradizione difesa e custodita dagli avi degli attuali maranesi che riposano nel cimitero e che hanno lasciato alle successive generazioni il compito di salvaguardarla nel tempo. In ogni dove e come possono molti sono i maranesi che non ci stanno e a gran voce chiedono l’urgente intervento del Vescovo. All’appuntamento anticipato dunque non si è sarebbe presentata molta gente ed il parroco ha comunque provveduto ad effettuare la traslazione con il susseguirsi di una indignazione crescente ed un vespaio di polemiche tali da far prendere posizione ufficiale anche al Comune di Marano Equo. Oltre a questa, spiegano alcuni cittadini – molte sono le spoliazioni che ha dovuto subire la nostra comunità, con l’annientamento di altre iniziative e tradizioni locali nell’ambito parrocchiale, ma questa volta è troppo grossa e non ci stiamo”. Ci sono però anche posizioni divergenti che invece al contrario sostengono la decisione del parroco. In ogni caso per una questione così delicata sarebbe sicuramente stato meglio pianificare in sinergia in un tavolo ufficiale composto da Parrocchia e Istituzione locale.

Il Santuario della Madonna della Quercia, incastonato ai piedi dei Monti Ruffi, è stato edificato sui resti di una preesistente chiesa dedicata a San Pietro. La costruzione risale alla prima metà del XV secolo e nel 1571 è menzionato in documenti con il nome di “Ecclesia Sancte Mariae de Cerqua”. Fu eretto in seguito all’apparizione della Vergine a Fausto Faustini, nel 1540, il quale vide del sangue uscire da una ramo di quercia e sopra di essa la Vergine che gli manifestò il desiderio che fosse eretta una cappella in quel luogo. Il santuario custodisce nel suo interno la statua in vetroresina della Madonna che è stata posta in sostituzione dell’originale statua lignea del XVIII secolo, trafugata nella notte del 16 settembre 1978.su di una parete dell’abside vi è la raffigurazione ad affresco del miracolo della fondazione, opera di Francesco Cozza del 1634.