ROMA RM – Dopo aver attraversato l’Italia per mesi lungo le storiche vie dei pellegrinaggi – dalla Francigena alla Romea Strata – sabato 25 ottobre 2025 i cavalieri dell’Equiraduno dell’Anno Santo – Horse Green Experience raggiungeranno finalmente il cuore della Cristianità: Piazza San Pietro.
Una folta rappresentanza di cavalieri (ma in questo contesto senza cavallo), enti e rappresentanti delle pubbliche amministrazioni sarà ammessa sulla piazza per ricevere la benedizione personale di Papa Leone XIV e consegnare simbolicamente i doni raccolti lungo il cammino, testimonianza viva della fede, della cultura e della generosità delle comunità attraversate.
L’iniziativa rappresenta la chiusura ideale di un cammino interrotto nel maggio scorso a causa della morte di Papa Francesco. Il mancato arrivo a San Pietro aveva lasciato un senso di incompiutezza nel cuore dei partecipanti. Ora, l’abbraccio del nuovo Pontefice dona pieno compimento a un viaggio che ha coinvolto centinaia di cavalieri provenienti da diverse parti d’Europa, accomunati dal desiderio di unire fede, territorio e sostenibilità in un’unica esperienza.
L’Equiraduno – ideato da Final Furlong con il patrocinio del Dicastero per l’Evangelizzazione – ha riscoperto le antiche rotte dei pellegrini a cavallo in una chiave moderna, promuovendo un modello di turismo lento, rurale e umano. Un viaggio capace di connettere territori, comunità, università, diocesi e imprese, e di rilanciare il ruolo del cavallo come ponte tra uomo e natura.
L’evento del 25 ottobre sarà anche un messaggio simbolico: la conclusione di un cammino ma anche l’avvio concreto di un nuovo percorso. Final Furlong ha infatti già attivato un cantiere partecipato, insieme a enti, associazioni e comunità locali, per lo sviluppo di nuove e analoghe attività, un’infrastruttura culturale e solidale pensata per unire in modo permanente i territori attraversati dall’Equiraduno. L’obiettivo è dare continuità e visione a un modello di turismo slow, equo e rigenerativo, capace di creare valore diffuso nelle aree interne e promuovere un’economia della relazione, rispettosa delle persone, degli animali e dell’ambiente, nell’ottica e ambizione di fare dell’Italia il cuore pulsante del turismo con il cavallo.