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Enrico Mattei: l’uomo che cambiò l’energia italiana

Enrico Mattei (1906-1962) è stato una figura centrale nella storia industriale e politica dell’Italia del Dopoguerra. Nato a Acqualagna, nelle Marche, Mattei ha avuto un ruolo decisivo nello sviluppo del settore energetico italiano e nella modernizzazione del Paese, diventando simbolo di innovazione, coraggio e strategia internazionale.

Gli inizi

Dopo aver partecipato alla Resistenza durante la Seconda Guerra Mondiale, Mattei si avvicinò al mondo economico e politico. Nel 1945, fu nominato commissario liquidatore dell’Agip (Azienda Generale Italiana Petroli), la società petrolifera statale che gestiva le attività residue dei vecchi impianti italiani.

La nascita dell’ENI

Nel 1953, Mattei trasformò l’Agip nell’ENI (Ente Nazionale Idrocarburi), assumendone la guida come presidente. La sua visione era chiara: ridurre la dipendenza energetica dell’Italia e creare un’impresa italiana competitiva a livello internazionale. Sotto la sua guida, ENI non solo esplorò e sviluppò nuovi giacimenti in Italia e all’estero, ma stabilì relazioni con paesi produttori di petrolio tradizionalmente trascurati dalle grandi compagnie occidentali, come l’Algeria, l’Iran, l’Egitto e il Venezuela.

Mattei si distinse per la sua capacità di combinare politica, economia e diplomazia. Riuscì a negoziare contratti vantaggiosi per l’Italia, sfidando le grandi compagnie petrolifere straniere, note come le “Sette Sorelle”. La sua strategia era nota come “politica dei due terzi”: offrire ai paesi produttori una quota di profitto superiore a quella normalmente concessa dalle multinazionali, guadagnandosi così amicizie e alleanze strategiche.

Nonostante i suoi successi, Mattei fu una figura controversa. La sua leadership autoritaria e la sua sfida ai poteri consolidati lo resero nemico di importanti interessi economici e politici. Mattei credeva fermamente nella sovranità nazionale italiana e nella possibilità di uno sviluppo indipendente, ma questo lo mise spesso in contrasto con attori sia interni che internazionali.

Enrico Mattei morì tragicamente il 27 ottobre 1962 in un incidente aereo nei pressi di Bascapè, in provincia di Pavia. Le circostanze della sua morte hanno sempre suscitato sospetti: molti ritengono che si trattò di un sabotaggio legato ai suoi nemici nel settore petrolifero internazionale, anche se la verità rimane avvolta nel mistero.

Il contributo di Mattei all’industria italiana e alla politica energetica mondiale è indiscusso. L’ENI divenne uno degli attori principali del mercato globale e un simbolo di innovazione e indipendenza nazionale. Mattei rappresenta ancora oggi un esempio di lungimiranza, determinazione e coraggio imprenditoriale, ricordato come “l’uomo che sfidò le Sette Sorelle” e cambiò per sempre il volto dell’energia in Italia.