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Emergenza a Carsoli, nota di Mazzetti e De Luca: “noi propositivi ed inascoltati, giunta refrattaria alla collaborazione”

Carsoli – Dai consiglieri Mario Mazzetti e Rosa De Luca riceviamo ed integralmente pubblichiamo:

“Abbiamo riflettuto molto se, in un momento di così grave crisi, fare interventi che abbiano il sapore di mera critica o polemica, sia opportuno e comprensibile. Abbiamo poi maturato la convinzione che fosse giusto fare il proprio dovere di consigliere comunale e mettere a conoscenza la cittadinanza di nostre alcune valutazioni in merito al comportamento dell’attuale amministrazione. Sin dai primi di marzo ci siamo messi a disposizione dell’amministrazione per qualsivoglia intervento a sostegno della popolazione, poi abbiamo stimolato la distribuzione dei buoni spesa secondo una serie di criteri, abbiamo erogato insieme ad amici un sostegno economico verso la Croce Rossa locale per il sostegno alimentare alle famiglie in difficoltà (400 euro) , e successivamente personalmente abbiamo donato 500 euro al comune per la gestione della crisi su apposito conto bancario. In ultimo abbiamo presentato una proposta concreta per ridurre la tassa dei rifiuti a tutte le utenze commerciali che hanno subito la chiusura dell’attività, la cui riflessione si è subito allargata alle amministrazioni marsicano, tranne che al comune di Carsoli. Il sindaco di Tagliacozzo ha addirittura previsto un confronto diretto con le opposizioni per trovare le soluzioni più idonee vista la delicatezza della situazione. La giunta del comune di Carsoli ha invece evitato finora qualsiasi accenno ad un confronto, conscia tra l’altro che ella non rappresenta più la totalità degli elettori che l’hanno sostenuta all’inizio del mandato. Perché questo comportamento incomprensibile? Cerchiamo di capire insieme.

Il primo passaggio strano è stato quello di escludere sin dall’inizio il comitato di croce rossa locale nella distribuzione delle mascherine, che successivamente si è palesato in tutta la sua gravità quando la giunta non rispettando quanto disposto dal decreto per i buoni spesa, escludeva le associazioni del terzo settore operanti sul territorio nella gestione di queste procedure, determinando di fatto una mobilità eccessiva e inopportuna di persone. Ricordiamo ai cittadini che la croce rossa, avente dispositivi e volontari formati, è stata demandata precedentemente proprio al governo per la distribuzione di generi alimentari, farmaci e sostegno psicologico ed i loro servizi sono stati attivati in 7 comuni, cioè tutti quelli del comprensorio locale eccetto Carsoli.

Le domande per i buoni spesa erano accolte da alcuni assessori nell’atrio del comune dove si recavano i richiedenti che invece potevano e dovevano farlo senza uscire di casa. Sarebbe stato a nostro parere opportuno promuovere in ogni modo l’invio delle pratiche via mail e fissare appuntamenti con gli uffici solo per i casi di impossibilità nel farlo. Sarebbe stato altresi’ opportuno che tale accoglienza fosse stata svolta in un locale più riservato, magari l’ufficio dei servizi sociali nel distretto sanitario, per tutelare la privacy della gente ed evitare l’esposizione in piazza. Si ricorda che il comune di Carsoli ha in uso una piattaforma apposita “Portale del Cittadino” che consente facilmente, una volta registrati, di fare e ricevere le comunicazioni di pertinenza individuale. I buoni venivano di nuovo riconsegnati in comune alla presenza diretta del sindaco costringendo le persone ad uscire di nuovo da casa contro tutte le indicazioni sanitarie.

La consegna delle mascherine veniva effettuata solo da alcune associazioni o singoli volontari scelti con preferenza personale dagli amministratori che hanno volutamente escludere tutti i consiglieri comunali che si erano dichiarati disponibili. Questa esposizione ci fa dubitare sulla correttezza del comportamento di questa giunta che speriamo non abbia voluto utilizzare questa crisi per una sovraesposizione individuale, cosa che di norma va evitata in periodi di crisi generale. Oggi agli albori della delicata fase due, ci si chiede ancora se c’è la possibilità di collaborare ed unire le forze e le idee di tutto il consiglio comunale per il bene dei cittadini e della comunità tutta. Sono molte le emergenze e le criticità del nostro comune. Leggendo le ultime delibere ad esempio, ci si chiede come sia stato possibile, in un momento così delicato, alzare in questo modo le tariffe del servizio Nido, servizio ora fondamentale per poter supportare le famiglie alle prese con il reintegro lavorativo e perché non sia stata, per le stesse ragioni, valutata l’attivazione di centri estivi per il prossimo mese di giugno. A tal riguardo proponiamo fortemente la costituzione di un team qualificato di professionisti che affianchi i responsabili di ufficio, al fine di dare spazio e priorità al settore dei servizi per l’infanzia e l’istruzione per tutelare i nostri bambini, coloro che più hanno risentito di questa forte crisi e coloro a cui dobbiamo rivolgere tutte le nostre energie per garantirgli uno sviluppo sereno ed equilibrato.

 

Nota di redazione: Il prececente articolo similare è stato rimosso in quanto conteneva una erronea formattazione del testo.