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Emergenza a Carsoli, D’Antonio: “azzerare tutte le tasse e rivedere i dehors”

Carsoli – Dal consigliere dott. Domenico D’Antonio capo gruppo di Futuro Certo, riceviamo e pubblichiamo: “Nell’ultimo articolo avevo affermato che il fattore tempo è determinante nel prendere decisioni in situazioni di difficoltà, aggiungendo che, come gruppo consiliare di minoranza, non avremmo fatto mancare la nostra disponibilità e collaborazione su argomenti ben chiari e specifici:

  1. Bonus liquidità per dare un sostegno economico alle diverse attività, artigiani, commercianti, professionisti, ecc.;
  2. Creazione di un team per affiancare coloro che hanno bisogno di richiedere finanziamenti utilizzando le diverse possibilità: sistema bancario con garanzia statale, confidi regionale, microcredito, ecc.;
  3. Fondo di emergenza sociale per far fronte alle necessità di persone e famiglie che si troveranno in difficoltà per perdita lavoro;
  4. Disposizioni per riapertura locali: la fase di convivenza con il virus impone il distanziamento sociale; per molte delle attività del nostro territorio con superfici limitate significherebbe, comunque, ridurre notevolmente le entrate con impossibilità di sopravvivere. Occorrerebbe immediatamente rivedere il regolamento sull’occupazione di suolo pubblico e sui dehors facilitando l’ampliamento ed azzerando il costo per i metri ulteriori concessi e riducendo di almeno il 50% quelli attualmente autorizzati; altro punto di attenzione sarebbe lo snellimento dei percorsi amministrativi nel settore dell’edilizia e di ogni altro settore;
  5. Tasse comunali: andrebbero verificati ed analizzati tutti i costi e le diversi componenti per trovare risparmi per servizi non svolti. Andrebbero immediatamente contattati i responsabili delle società di servizio, come Aciam, per confrontarsi sulle diverse componenti del costo, cosa che, purtroppo, ad oggi non è ancora avvenuta, per verificare i risparmi effettivi e valutare come ripartirli fra le diverse utenze, domestiche e non domestiche. Vanno soprattutto effettuate scelte per decidere come ripartire i risparmi. Andrebbe anche valutata l’organizzazione di isole ecologiche provvisorie nelle diverse frazioni al fine di limitare, anche nella fase 2, gli spostamenti;
  6. Azzeramento di tutte le tasse, imposte comunali ed oneri amministrativi, per cinque anni, per le nuove attività che apriranno ed assumeranno personale nel nostro territorio;
  7. Servizio idrico: la permanenza forzata all’interno delle abitazioni e l’applicazione di sistemi di prevenzione, come il lavaggio continuo delle mani, ha comportato sicuramente un maggior consumo di acqua che, congiuntamente alla mancanza di precipitazioni nevose, potrebbe comportare problemi sull’erogazione del servizio, durante l’estate, prevedendo anche un massiccio ritorno dei proprietari di seconde case.

La chiusura delle scuole e l’interruzione di alcuni servizi come il trasporto scolastico, la mensa scolastica, l’asilo nido, servizi che non riprenderanno almeno fino a settembre, ha comportato un risparmio importante per le casse comunali per circa 40.000€. Queste somme insieme ad altre derivanti dal taglio, o addirittura l’eliminazione, di spese non prioritarie in questa particolare congiuntura, potrebbero garantire una base importante per soddisfare le esigenze sopra evidenziate. Naturalmente continuiamo a confidare nel senso di responsabilità e di sensibilità degli amministratori affinché rinuncino alle indennità di carica per il periodo successivo alla scadenza naturale del mandato elettivo, maggio 2020;  indennità che non avrebbero, comunque, percepito, qualora non vi fosse stata la situazione emergenziale ed il conseguente rinvio delle elezioni comunali. Purtroppo su tale punto non è arrivato, nonostante le sollecitazioni, alcun segnale o presa di impegno.

Era questo che intendevamo, come gruppo Futuro Certo,  quando abbiamo  offerto la nostra disponibilità e collaborazione, offerta che non è stata raccolta dal sindaco; non intendevamo certamente interferire nella distribuzione di mascherine e buoni o pacchi alimentari,  anche  perché non avremmo potuto fare affermazioni del tipo “questo glielo manda personalmente il sindaco” o frasi simili.

 

E’ vero, non è tempo di polemiche. Ma ci deve essere consentito di fare delle analisi e delle valutazioni sui comportamenti per capire cosa è accaduto e cosa bisognerebbe correggere.

Per questo consentitemi una disgressione: il garante per la privacy ha stabilito che nell’ultimo modello di autocertificazione non debba essere specificato il nome del congiunto che si va a trovare dopo il 4 maggio. Da noi, invece, il sindaco e gli assessori si sono intromessi tranquillamente, anche in disaccordo con i responsabili dei servizi, nella raccolta e distribuzione delle domande per i buoni spesa infischiandosene della privacy, della tutela e della riservatezza dei richiedenti.

Riteniamo che un amministratore e qualsiasi cittadino debbano sentirsi liberi di poter esprimere serenamente e pacificamente il proprio pensiero. Per questo motivo non condividiamo e non intendiamo seguire il suggerimento di chi afferma che in questa fase sarebbe opportuno star coperti e silenti in quanto comportamenti diversi  potrebbero rivelarsi  controproducenti e non convenienti da un punto di vista di ritorno politico-elettorale.

Nel nostro comportamento ci lasciamo guidare solo ed esclusivamente dalla giustezza e correttezza delle nostre scelte e dall’utilità ed incidenza per il bene dei cittadini, per lo sviluppo del territorio e per il futuro dei ragazzi.

Calcoli e finalità di  natura diversa li lasciamo ad altri consapevoli dell’intelligenza e lungimiranza delle persone e del fatto che i consensi non si comprano ma si conquistano.