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Drastico calo delle nascite a Carsoli e dati di popolazione in recessione nel 2014

economia-grafico-2Carsoli. I dati statistici relativi all’anno 2014 sono piuttosto preoccupanti per una complessiva recessione della popolazione del Comune di Carsoli. Il dato  principale è un drastico calo delle nascite; l’anno appena trascorso ha visto iscrivere residenze dalla nascita per 43 bambini, di cui 22 maschi e 21 femmine. Mentre sono stati cancellati per decesso 75 persone, di cui 39 maschi e 36 femmine.

Ma il calo riguarda anche la popolazione in generale, che nel 2013 si era attestata a 5.555 unità, per arrivare agli attuali residenti al 31 dicembre 2014: 5.414 cittadini.

Nel quadriennio precedente, la popolazione residente aveva subito un incremento sfiorando i seimila per difetto. Degli attuali 5.415 residenti 2.679 sono di sesso maschile, mentre 2.735 sono di sesso femminile. Ma non sono solo questi i dati che hanno un certo rilievo per una analisi attenta di  un tessuto sociale che sta subendo una involuzione demografica.

I controlli a tappeto hanno disposto cancellazioni anagrafiche per 280 unità, per i quali è stata accertata irreperibilità o residenza fittizia. La recente crisi ormai nel suo apice, ha indotto inoltre una ventina di nuclei familiari a trasferire la propria residenza in stati esteri. L’unico dato che ha subito un incremento è quello della popolazione straniera, regolarmente dimorante e residente in regola con i permessi di soggiorno che ammonta a 584 cittadini. Di questi, 334 sono di nazionalità romena, seguiti dalla Polonia, Macedonia ed Albania.

Ma in tutto ciò l’elemento di maggiore incidenza è il rapporto tra natalità e mortalità che non sono non è in compensazione, ma in difetto di quasi il 50%. Segno evidente di generazioni che terminano il ciclo della vita non sostituite dalle nuove nascite.

Fenomeno mai stato cosi’ rilevante in precedenza, e che porta gradualmente ad un cambiamento del tessuto sociale che è in atto in maniera piuttosto veloce. La crisi delle industrie, la paralisi dell’edilizia, ha determinato tutto questo. Di questo passo la popolazione potrebbe subire una recessione rilevante che porterebbe anche modifiche agli assetti istituzionali, con l’incombenza di poter presto ricadere nella fascia di comuni con popolazione inferiore a 5000 abitanti, con applicazione normativa e legistlativa diversa da quella attuale.

Una analisi globale che merita anche una certa riflessione nell’ambito della pianificazione territoriale.

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