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Donna, mamma, nonna. Celebrazione di auguri per un bene dell’umanità

Redazione – La donna è mamma, nonna, amica, moglie, confidente e tanto altro ancora. Gesti, atteggiamenti, azione e determinazione caratterizzano le donne, bene dell’umanità. Dietro grandi uomini ci sono grandi donne, ed il ruolo di donna oggi più che mai è vissuto a 360° gradi in tutti i contesti, da quelli più semplici a quelli più complessi. Nel giorno dedicato alla donna, l’8 Marzo c’è modo di approfondire  e valutare il ruolo della donna  il quale, nel corso del tempo si è evoluto in parte in conseguenza del progresso, ed in parte in relazione ad un forte indirizzo politico e legislativo.

Di per sè questa festa che cade tradizionalmente l’8 marzo, dovremmo chiamarla giornata dedicata alla donna. E’stata istituita per ricordare i diritti e le conquiste sociali ottenute nell’ultimo secolo dalle donne. La prima volta che fu festeggiata non fu in realtà l’8 marzo, come adesso succede ogni anno, ma il 28 febbraio del lontano 1909, ed il Partito Socialista americano – esisteva – organizzò una manifestazione a favore del diritto di voto delle donne, che fu introdotto a livello nazionale negli Stati Uniti nel 1920. Oggi la Festa Internazionale della donna (o Giornata Internazionale della donna) si celebra in tutto il mondo, con differenze culturali tra paese e paese (per esempio in Italia per la festa della donna si regalano mimose)  La prima Festa della donna ad essere festeggiata un 8 marzo fu quella del 1914, forse perché quell’anno era una domenica. Tre anni dopo ci fu un’altra manifestazione, sempre avvenuta l’8 marzo, nella quale le donne della capitale dell’impero zarista russo, San Pietroburgo, protestarono per chiedere la fine della guerra. Quattro giorni dopo lo zar abdicò – l’Impero attraversava da tempo una profondissima crisi – e il governo provvisorio concesse alle donne il diritto di voto: quella delle donne di San Pietroburgo fu una delle prime e più importanti manifestazioni di quella che oggi viene chiamata Rivoluzione di febbraio (perché, per il calendario giuliano all’epoca in vigore in Russia, avvenne il 23 febbraio). Dopo la rivoluzione bolscevica, nel 1922 Vladimir Lenin istituì l’8 marzo come festività ufficiale. Da allora tanta acqua è passata sotto i ponti.  L’evoluzione, la tecnologia, il pensiero filosofico ma lo stesso ruolo di intelligenza e di studio, ha portato la donna ad affermarsi nelle più svariate forme. E così nel corso del ventesimo secolo assistiamo ad una serie di battaglie ideologiche dove il ruolo della donna è stato anche piu’ volte strumentalizzato per finalità politiche. Oggi nel 2016, potremmo dunque considerare il ruolo di una donna evoluta, protagonista sempre della vita, nelle scelte, nella politica e non solo per questo giorno. Dovremmo considerare l’otto marzo dunque la giornata da dedicare alla donna nelle sue diverse sfaccettature; si può parlare di donna in politica, in imprenditoria, ma resta l’unicità di un ruolo che solo la natura le ha conferito; quello di essere madre, amica, sorella, nonna, moglie e compagna di vita. Per questo ha deciso il Creatore dell’Universo, il quale ha reso diverso l’uomo dalla donna per un alchimia che ha dato origine alla vita, che si sussegue nello scorrere del tempo.