Roma. Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al disegno di legge costituzionale per Roma Capitale. Il testo prevede la modifica dell’articolo 114 della Costituzione, con l’inserimento di Roma Capitale tra gli enti costitutivi della Repubblica.
Il ddl prevede anche l’attribuzione a Roma Capitale di funzioni legislative di tipo concorrente e residuale su diverse materie: trasporto pubblico locale, polizia amministrativa locale, governo del territorio, commercio, valorizzazione dei beni culturali e ambientali, promozione e organizzazione di attività culturali, turismo, artigianato, servizi e politiche sociali, edilizia residenziale pubblica e organizzazione amministrativa.
Sentiti il Consiglio della Regione Lazio e l’Assemblea elettiva di Roma Capitale, con legge dello Stato sarà disciplinato inoltre l’ordinamento del nuovo ente. A Roma Capitale – nel rispetto dell’articolo 119 della Costituzione – saranno riconosciute condizioni peculiari di autonomia amministrativa e finanziaria, prevedendo forme di decentramento amministrativo.
La legge, se l’iter procederà secondo i tempi previsti, entrerà in vigore nel 2027.
“Ora bisogna portare a termine questa riforma storica. Per questo il ddl dovrà viaggiare in parallelo con la legge ordinaria chiamata a sostanziare l’autonomia amministrativa e finanziaria della città e a individuare le risorse adeguate, in modo da approvare entrambe. Quello sarà il cuore della riforma“. Così il Sindaco Roberto Gualtieri in un’intervista al Sole 24 ore.
“Consentire a Roma di legiferare su materie come il trasporto pubblico locale o il turismo è molto importante – aggiunge il primo cittadino – ma come è scritto nel ddl richiede un ordinamento specifico per la Capitale che ampli il perimetro della sua autonomia amministrativa e finanziaria e individui le risorse corrispondenti alle nuove funzioni, attraverso una legge ordinaria“.
“Sono convinto che nessuno voglia fare prove di forza su un tema tanto delicato quanto l’assetto della Capitale d’Italia. E faccio un appello: una riforma di Roma si fa solo se tutte le forze politiche accettano il fatto che non serve all’amministrazione di turno, ma alla città, a chiunque andrà a governarla e al Paese, e rinunciano a convenienze e polarizzazioni – conclude Gualtieri -. È la sola via per tagliare questo traguardo storico. Se la riforma di Roma diventa la battaglia di una parte non si arriva lontano. Siamo partiti col piede giusto e ringrazio il governo e la presidente del Consiglio. Ora dobbiamo proseguire così. Sono fiducioso“.
Fonte: Comune di Roma