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Dal Mask Day di Carsoli è protesta massiva contro gli odori molesti: “troppe domande e poche risposte”

Grandi e piccoli tutti uniti per affermare il diritto alla salute e chiedere a gran voce la verità sugli odori molesti che si sprigionano nella Piana del Cavaliere

Carsoli – Una partecipazione massiva ha caratterizzato il “Mask Day”, la giornata di protesta organizzata da un comitato spontaneo genitori per significare in maniera pacifica ma fortemente determinata tutte le ragioni che li hanno indotti a dimostrare pubblicamente. L’appuntamento è stato dato alle ore 8.00 e già molto prima è iniziato a formarsi l’assembramento presso la sede dell’Istituto Omnicomprensivo statale sulla via Tiburtina Valeria. Lo sfondo della protesta è la vicina zona industriale di Carsoli Oricola, il plesso scolastico è un riferimento per l’intera piana del Cavaliere ed anche dell’hinterland più esteso.

Il messaggio che ne è derivato è stato fortissimo. Tutti con le mascherine distribuite gratuitamente dall’organizzazione ai partecipanti. I ragazzi delle scuole hanno letto in modalità alternata e dotati di megafono messaggi sul rispetto dell’ambiente e posto l’attenzione insieme ai grandi con striscioni e cartelli sul tema degli odori molesti che stanno affliggendo la zona da diverso tempo. E’ stato un crescendo di arrivi di molta gente di ogni età che ha voluto testimoniare con la  presenza la volontà di esserci. Protagonista è stata dunque “la gente” senza distinzioni di sorta, tante generazioni diverse ma unite per uno scopo: capire e difendere il territorio e la salute pubblica. Molti i ragazzi che con competenza e cognizione di causa hanno esposto unitamente agli organizzatori le ragioni di una preoccupazione per un problema che deve essere risolto.

Il comitato più volte ha letto un messaggio che riassume i contenuti di questa protesta, che di certo non è una iniziativa sporadica e fine a se stessa, ma vuole essere l’inizio di un percorso di approfondimento, conoscenza, valutazione delle problematiche e verso proposte di soluzione.

Tutto è andato avanti fino a metà mattina quando poi  come da programma la manifestazione pacifica è terminata con un corteo simbolico che si è formato sul viale dell’Istituto Omnicompresivo.

Durante la manifestazione, si sono susseguiti anche interventi di genitori e del  comitato organizzatore che per il tramite di Nadia Felli ha rivolto alcune domande al sindaco di Carsoli Velia Nazzarro e Antonio Paraninfi di Oricola sullo stato dell’arte e su possibili coinvolgimenti dell’Istituto Superiore di Sanità, che a giudizio del comitato dovrebbe essere coinvolto in una fase di programmazione in simbiosi con l’Arta regionale. I sindaci hanno ripercorso le varie fasi procedurali che hanno portato alla firma della convenzione con l’Arta, la Nazzarro in particolare ha comunicato che giovedì p.v. ci sarà in comune un altro incontro pubblico.

Il Mask Day è stato  caratterizzato dagli organizzatori come “apolitico”, e finalizzato esclusivamente al bene ed alla tutela della comunità in cui si vive.

Questo il messaggio integrale del comitato:

“La mascherina che abbiamo distribuito oggi in questa giornata di protesta è un simbolo che interpreta il nostro sentimento di allarme e di grande preoccupazione. Si parla di odori molesti, ci si interroga su cosa siano, da dove provengano, quale effetto producano sulla nostra salute. Tante domande, tante ipotesi ma ancora poche risposte. Siamo qui con i nostri genitori, con i cittadini di questa valle, tutti insieme a chiedere che queste risposte vengano date in tempi rapidi. Noi abbiamo piena fiducia nelle istituzioni e ci aspettiamo il massimo impegno affinché questo avvenga, non possiamo e non vogliamo fare altro che chiedere alle istituzioni di difendere e salvaguardare il nostro diritto alla salute. La realtà industriale presente in questo territorio deve rappresentare una opportunità e non una minaccia, non qualcosa da cui difendersi. Sappiamo che questo è possibile. La manifestazione di oggi vuole lanciare un messaggio chiaro: pretendiamo il rispetto delle regole, pretendiamo di poter vivere in una realtà in cui la produttività non sia a scapito della qualità della vita. La manifestazione di oggi è solo l’inizio di un processo di crescita che deve portare a sentirci parte di una vera comunità, unita e attenta a vigilare affinché il rispetto delle regole sia la base del nostro vivere insieme. Il rispetto delle regole è garanzia di libertà, il rispetto delle regole è garanzia di salute. E noi lo pretendiamo.”

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