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Conti correnti: aumentano le richieste e la giacenza media

Continua il periodo positivo dei conti correnti, in particolare per quanto riguarda quelli online, che stanno registrando percentuali mai viste fino ad oggi. Ad aumentare è anche la giacenza media, ossia l’importo presente sul conto, anche se la situazione attuale di quest’ultima varia di regione in regione.

Le differenze tra le varie regioni e province italiane

Analizzando i dati di settore, le regioni più ricche in quanto a patrimonio pro capite risultano essere la Liguria, il Trentino e la Val d’Aosta. Dal lato opposto della classifica troviamo invece regioni del Sud come la Sicilia, la Basilicata, la Puglia e la Calabria. Prendendo invece in considerazione le province più ricche d’Italia, la prima in classifica è Milano, con una giacenza media nei conti correnti di 32.207 euro; il capoluogo lombardo è seguito da Roma e Verona, rispettivamente con una media di 31.674 e 31.604 euro. Le province più povere in questo senso sono invece Enna (12.415 euro) e Trapani (12.249 euro).

Cresce il numero di aperture di conti correnti

Continua a crescere il numero relativo alle aperture di conti correnti in Italia, tendenza alla quale il mondo del digitale sta contribuendo in maniera significativa. Proprio i conti online sono infatti grandi protagonisti di questo incremento dei conti correnti, con una percentuale che ha raggiunto il 67,7% del totale delle aperture. Le nuove modalità di fruizione e gestione dei servizi bancari online si rivelano particolarmente comode anche per chi non ha residenza fiscale in Italia, e a tal proposito è consigliabile informarsi su quali sono i requisiti per aprire un conto corrente per i non residenti su pagine come quella di Facile.it. A dispetto dei luoghi comuni che vogliono il digitale preferito solo dai giovani, poi, c’è da sottolineare che i dati tracciano una situazione molto variegata per quanto riguarda l’età degli intestatari. La fetta maggiore di chi apre un conto corrente online, com’è ovvio che sia, vede protagonista la fascia d’età che va dai 26 ai 40 anni (71%), ma anche la fascia dai 41 ai 55 anni si difende bene, arrivando a un 66% del totale.

Il contante e il rischio del riciclaggio

La Penisola spicca in cima alla classifica dei Paesi europei affezionati al contante, e questa non è una buona notizia, in quanto direttamente legata all’aumento del rischio di riciclaggio. Alcune regioni, più di altre, preferiscono usare il contante: si tratta in particolare di Molise, Abruzzo, Campania e Calabria. Esiste poi una dorsale molto attiva anche nel Centro Italia, dal Lazio alla Romagna, dove il giro di contanti è nettamente preferito alle transazioni tracciabili.