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Contagi in decrescita, Marsilio pensa ad anticipare le aperture per l’Abruzzo

L’Aquila. I contagi sono in decrescita nella regione ed il governatore Marco Marsilio da ieri è in piena attività per poter gestire all’interno dei confini regionali determinate riaperture di attività commerciali e produttive. Da fonti regionali si apprende, infatti, che l’analisi della task force è centrata sulla localizzazione degli interventi. Il lockdown ha prodotto gli effetti sperati, e forse l’attesa del 1 giugno per parrucchieri, bar, ristoranti sembra eccessiva. Il rischio è evitare si i contagi ma provocare altri disastri a catena in un tessuto quello abruzzese già fortemente gravato da precedenti turbolenze e disgrazie di altra natura.

E’ chiaro che si tratta di ipotesi, forse seguendo un pò la linea della contigua regione Marche che ha già riaperto le passeggiate in spiaggia (ovviamente a distanza), e sta operando affinchè i parrucchieri e centri estetici sempre con le dovute prescrizioni possano tornare operativi già da metà maggio.

Una linea che Marsilio avrebbe proposto al governo proprio nella mattinata odierna. Come noto al governatore dell’Abruzzo sono state inoltre inviate richieste dalle zone di confine con il Lazio con particolare riferimento all’area urbana contigua alla A24 attraversata dai confini e che rischia di bloccare l’economia anche per il problema degli spostamenti tra regioni. Su questo fronte, Marsilio si confronterà con Zingaretti verificando congiuntamente se si possano trovare delle forme per consentire ai piccoli borghi della Valle del Turano e della Valle Aniene di poter raggiungere il Carseolano.

Ma altre valutazioni sta facendo la regione soprattutto in previsione della stagione estiva, il turismo abruzzese può essere vissuto seppure con le dovute cautele, e pertanto regolamenti ed incontri sono in itinere con le varie associazioni di categoria sia nel settore alberghiero che industriale produttivo e turismo locale.

Marsilio, sta infatti sentendo preliminarmente i pareri sia degli operatori economici che delle task force sanitarie che monitorano gli andamenti dei contagi regionali. E’ ovvio che bisogna stare attenti e valutare bene se val bene giocare il rischio nella ipotesi di una rimpennata di contagi. Speriamo bene.