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Colli di Monte Bove, restaurato il cartello di San Berardo: il priore: “Un gesto contro la memoria, noi rispondiamo con il rispetto”

Colli di Monte Bove (Carsoli) – È tornata al suo splendore originario la segnaletica che indica i ruderi del Castello di San Berardo, dopo l’atto vandalico che aveva cancellato il nome del Santo. A darne notizia è stato il Priore della Confraternita di San Berardo, Giuseppe Simeoni, che ha voluto ringraziare quanti hanno contribuito al restauro del cartello e ribadire il valore simbolico di quel luogo per l’intera comunità.

«Il cartello – spiega Simeoni – riporta ora la dicitura corretta: “Ruderi Castello. S. Berardo XI sec.”, a indicare la casa dove il nostro Santo nacque e trascorse la sua fanciullezza con la famiglia. Chi desidera approfondire la storia del castello può farlo consultando i testi storici: è tutto ben documentato».

Il priore ha poi espresso amarezza per il gesto vandalico che aveva deturpato l’indicazione, sottolineando come un simile atto non possa provenire da un abitante del paese: «Un mio paesano non avrebbe mai fatto una cosa del genere – ha commentato – perché conosco l’amore profondo che tutti qui nutriamo per il nostro amato San Berardo».

Infine, un messaggio diretto a chi ha compiuto l’atto: «Se mi leggi – ha detto Simeoni – ti invito a ricontattarmi. La nostra confraternita è aperta al dialogo e al rispetto della memoria».

Un invito alla riflessione e alla coesione, dunque, da parte del Priore, che ancora una volta riafferma il valore identitario di San Berardo come simbolo di fede e radici per tutta la comunità di Colli di Monte Bove.