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Colleferro in zona rossa, il deserto nel primo giorno di lockdown

COLLEFERRO (ROMA) – “L’ordinanza del governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, individua 38 casi di variante inglese tra Colleferro e Carpineto Romano con 16 isolamenti. Siamo in attesa, entro questa sera o al massimo domani, di ulteriori dati dalla Asl e, soprattutto, dallo ‘Spallanzani’, che è il riferimento per la ricerca della variante. I casi positivi a Colleferro oggi sono 105, un numero che riusciamo a tenere sotto controllo. In alcuni momenti dell’anno passato, infatti, abbiamo avuto un numero molto più alto di contagi. Il tema è approfondire quanti di questi possono essere ricondotti alla variante inglese e comprenderne la pericolosità”. Così all’agenzia di stampa Dire, Pierluigi Sanna, sindaco di Colleferro, la cittadina in provincia di Roma che dalla scorsa notte è in zona rossa assieme alla vicina Carpineto Romano in seguito all’ordinanza siglata ieri dal presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

“Ringrazio le forze dell’ordine per il grande lavoro che stanno svolgendo- continua il primo cittadino- La Polizia di Stato ha quadruplicato la presenza in città, i Carabinieri, la Guardia di Finanza e la Polizia Locale stanno facendo altrettanto. I controlli sono stati effettuati a tappeto e, a parte un caso abbastanza eclatante di un ristorante che ha ritenuto opportuno di aprire, non abbiamo altri riscontri: tutti si stanno comportando in maniera seria, seguendo le regole con grande senso della responsabilità. Ci stiamo impegnando in queste ore per chiarire alcuni aspetti che riguardano sia l’agonismo sportivo che la questione dei centri estetici, che ci viene posta perché poco chiara- fa sapere Sanna- ma anche per garantire un impegno economico nelle prossime settimane a salvaguardia dell’economia locale, soprattutto dei commercianti che sono i più colpiti in questo momento”.

Sul fronte scuole, da cui “sembra sia partita la variante inglese- prosegue Sanna- abbiamo ritenuto col sindaco di Carpineto di chiudere quelle di ogni ordine e grado nelle due città. Tutto sarà consentito in Dad, non in presenza, è la parte della città che stiamo monitorando di più e speriamo che la curva scenda e che al più presto si possano avere dati confortanti”.

Il ritorno tra i banchi l’8 marzo, o eventuali slittamenti legati all’andamento dei dati, sarà deciso “insieme ai dirigenti scolastici”. Riguardo alla possibilitaà di un allentamento delle misure prima della scadenza dei 14 giorni, invece, Sanna chiarisce: “L’indicazione che abbiamo conseguito insieme alla Asl e alla Regione è che i sette giorni siano la scadenza di un primo step. A quella scadenza ci sarà un controllo che potrebbe anche portare a una riduzione delle misure o, purtroppo, a un aggravio. Si può sperare che fra una settimana i dati migliorino, a quel punto saranno sottoposti al ministro della Salute e con loro ci confronteremo sull’eventuale prosieguo”.

L’appello ai cittadini è al “rispetto delle regole, a stringere i denti, perchè chiedere di rispettare le regole in un momento di tranquillità è più semplice che chiederlo dopo un anno travagliato come quello che abbiamo appena trascorso. Io ci sono ci sono sempre, il Municipio è presidiato- conclude- i cittadini debbono sapere che l’amministrazione comunale c’è, non soltanto per far solo rispettare le regole, ma anche da altri punti di vista”. (Annalisa Ramundo – www.dire.it)