Ho sempre pensato che, per calarsi meglio in una storia, ci fosse bisogno di abbinare determinati generi alla stagione in corso.
Insomma, nessuno guarda un film di Natale sotto l’ombrellone o un horror gotico senza una bella tempesta fuori dalla finestra. Se c’è una tipologia che ben si adatta alla torrida estate è proprio quella del road movie, definizione coniata dalla critica americana a cavallo fra gli anni ’60 e ’70 per indicare quei film in cui i protagonisti passano la maggior parte del tempo in viaggio, generalmente in macchina.
Ed è proprio il viaggio la tematica centrale di queste produzioni: la crescita dei personaggi, la varietà delle situazioni incontrate, la libertà fuori dalla routine.
Di seguito ho raccolto quattordici pellicole, classiche con qualche sorpresa, metà italiane e metà straniere, da godervi in questo caldo luglio, più due menzioni speciali per variare sul tema.
Easy Rider (Dennis Hopper – 1969)
Libertà, avventura e ribellione in questa iconica opera del cinema americano diretta e interpretata da Dennis Hopper, che – in compagnia di Peter Fonda – attraversa gli Stati Uniti da Los Angeles alla Louisiana su fiammanti chopper.
Easy Rider sta al cinema come On the Road di Jack Kerouac alla letteratura. Roboante.
Il sorpasso (Dino Risi – 1962)
Che dire? Uno dei pesi massimi del cinema italiano, quello con la C maiuscola. Una commedia amara dal finale drammatico, messa in scena da uno dei migliori Gassman di sempre: vitellone sbruffone e carismatico che, per combattere la solitudine estiva, si carica sulla meravigliosa Lancia Aurelia B24 un giovane e inesperto Jean-Louis Trintignant per portarlo a mordere la vita. Imprescindibile.
Thelma & Louise (Ridley Scott – 1991)
Geena Davis e Susan Sarandon in un eccitante viaggio all’insegna della sorellanza. Ridley Scott dirige un film innovativo che ha contribuito alla rappresentazione della donna nel cinema americano e nella cultura popolare. Femminista.
In viaggio con papà (Alberto Sordi – 1982)
Tredicesimo film diretto e interpretato da Sordi, qui in coppia con un giovane Verdone. Faccendiere, malizioso e donnaiolo il primo, inesperto, ingenuo e un po’ tonto il secondo: a spasso nella ricca Italia dei primi anni ’80. Generazionale.
Natural Born Killers (Oliver Stone – 1994)
Ancora un duo che sfida la legge sulle strade americane: Woody Harrelson e Juliette Lewis, un amore in fuga tra omicidi e rapine. Miglior regia al Festival di Venezia, è un film controverso e influente che ha saputo mettere in risalto la glorificazione della violenza da parte dei media statunitensi. Selvaggio.
Non ci resta che piangere (Benigni e Troisi – 1984)
Il film principe della commedia italiana. Scritto, diretto e interpretato da Benigni e Troisi, che mostrano un’intesa al pari della coppia Totò e Peppino (non a caso il richiamo nella scena della lettera). Road movie perché inizia in macchina – geniale l’incipit – prosegue a piedi, a cavallo, col carro, ma soprattutto… torna indietro nel tempo al (quasi) 1500. Semplicemente inarrivabile.
Mad Max: Fury Road (George Miller – 2015)
Con questa polverosa e furiosa rivisitazione della sua mitica saga, il regista australiano George Miller ottiene ben 10 candidature all’Oscar, portandosi a casa sei statuette. Tom Hardy e Charlize Theron nei deserti post-apocalittici tra make-up tribali, motori esagerati, nemici brutali e chitarre metal. Adrenalinico.
La strada (Federico Fellini – 1954)
Miglior film straniero agli Oscar del 1957, La strada è uno dei film meno onirici e più neorealisti del maestro Fellini. La giovane e fragile Gelsomina (Giulietta Masina) viene venduta dal padre al forzuto ed egoista circense Zampanò (Anthony Quinn) come assistente per il suo spettacolo itinerante. Una storia delicatamente triste e crudele. Straziante.
Daunbailò (Jim Jarmusch – 1986)
Unico bianco e nero della lista. Con il suo terzo lavoro, il grande autore Jim Jarmusch ci regala una brillante commedia dal cast inaspettato: Tom Waits, Roberto Benigni e John Lurie nei panni di un bizzarro trio di evasi in una fuga esilarante. Rocambolesco.
Bianco, rosso e Verdone (Carlo Verdone – 1981)
Per il suo esordio cinematografico, Verdone – già comico televisivo affermato – confeziona una commedia leggera che mostra già quelle sfumature romantiche che caratterizzeranno le sue opere successive. Tre viaggi per tre personaggi: Mimmo, Furio e Pasquale, destinati a diventare maschere del cinema comico italiano. Sta mano po’ esse piuma o po’ esse fero.
Quasi famosi (Cameron Crowe – 2000)
Cosa c’è di più on the road di una rock band? Cameron Crowe racconta i tumulti di un giovane gruppo degli anni ’70 in tour, attraverso gli occhi di un giornalista di Rolling Stone. Un must per gli amanti del rock. In alto le corna!
Tre uomini e una gamba (Aldo, Giovanni, Giacomo e Massimo Venier – 1997)
Il primo lungometraggio del trio comico milanese, eroi della Gialappa’s, è un concentrato di risate senza pausa. Partito in sordina, è diventato un fenomeno al botteghino e poi film di culto della comicità nostrana. I nostri sono protagonisti del trasporto, dal nord al sud dello Stivale, di una discutibile opera d’arte moderna, col fiato del grande Carlo Croccolo sul collo. Non posso né scendere né salire!
Paura e delirio a Las Vegas (Terry Gilliam – 1998)
Un giornalista e il suo avvocato in viaggio per Las Vegas: personaggi pittoreschi, situazioni surreali e un uso smodato di droghe. Una psichedelica satira della politica e della società americana degli anni ’70, critica della cultura mainstream. Lisergico.
Basilicata Coast to Coast (Rocco Papaleo – 2010)
Il film più recente della lista merita un posto per essere diventato il più moderno riferimento italiano al road movie. Un gruppo di amici musicisti in viaggio, a piedi, da Maratea a Scanzano Jonico. Il più grande spot per una delle regioni meno conosciute della nostra penisola. Partecipazione straordinaria di Max Gazzè. Sincero.
Speciali
In viaggio con Pippo (Kevin Lima – 1995)
Poteva mancare un film d’animazione? Conosciuto in America come A Goofy Movie, compie trent’anni questa deliziosa commedia su strada con protagonisti il maldestro Pippo e suo figlio Max. Un film che prende tutti i dettami del genere e li trasporta in un mondo Disney anni ’90, con musiche pop da MTV, colori vivaci e situazioni tipiche. Il rapporto tra padre e figlio, la difficoltà di essere adolescenti, il bullismo, la scoperta di sé durante il viaggio. Squisito.
The Blues Brothers (John Landis – 1980)
Il più grande musical cinematografico, uno dei migliori film di sempre, Guinness dei primati per la scena col maggior numero di incidenti d’auto: un road movie unico. Questo e tante altre cose è il capolavoro di John Landis. John Belushi e Dan Aykroyd attraversano una serie infinita di guai per riformare la banda e tornare a suonare, con l’unico scopo di raccogliere fondi per salvare il loro vecchio orfanotrofio. Un cast stellare che porta sullo schermo il gotha della musica soul e R&B mondiale: James Brown, Aretha Franklin, Ray Charles, Cab Calloway.
Contro la polizia, contro i nazisti dell’Illinois, contro il tempo. In missione per conto di Dio. Iconico.