ROMA – Si è tenuta questa mattina la cerimonia commemorativa in occasione dell’82° Anniversario della Difesa di Roma a Porta San Paolo e al Parco della Resistenza dell’8 settembre.
8 settembre 1943. Firmato l’armistizio di Cassibile, comincia immediatamente la Resistenza al nazifascismo e Roma diviene subito teatro di guerra. Oltre mille militari e 120 civili muoiono nel tentativo di difendere la Capitale dalla Wehrmacht che alla fine, dopo due giorni di scontri, ha la meglio sulle forze resistenti, eroiche ma prive di coordinamento e ordini precisi, e occupa l’Urbe. Dalla nascita della Repubblica il giorno dell’armistizio – e dell’inizio della battaglia per la difesa di Roma – viene ricordato sui luoghi che videro il sacrificio di soldati e cittadini romani, a Porta San Paolo, dove lo scontro fu particolarmente massiccio e cruento.
Le commemorazioni si sono aperte con la deposizione di una corona d’alloro da parte del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla stele commemorativa che ricorda i caduti per la difesa di Roma e sono proseguite al Parco della Resistenza con la deposizione di una corona d’alloro al Monumento alla memoria dei militari caduti durante la guerra di liberazione.
Presenti, tra gli altri, il capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Luciano Portolano, il prefetto di Roma, Lamberto Giannini, l’assessora alla Cultura, Pari opportunità, Politiche giovanili e Famiglia, Servizio Civile della Regione Lazio, Simona Renata Baldassarre, la vicesindaca e assessora al Bilancio di Roma Capitale, Silvia Scozzese e il presidente dell’associazione nazionale Combattenti della Guerra di Liberazione, generale Enrico Pino.
“0ggi riflettiamo su eventi importanti della storia di Roma che hanno segnato la memoria collettiva degli italiani, l’8 settembre scaturì un moto di riscatto dove gli italiani dimostrarono di essere un popolo libero e sovrano. In quella data vi fu la consapevolezza di tanti uomini e tante donne di doversi assumere la responsabilità della nostra storia, ponendo le basi dell’autonomia e della libertà“, ha commentato Silvia Scozzese.