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Carsoli, Tiburtina sotto controllo: Taser e pattuglie contro i centauri dell’“Indianapolis del weekend”

Carsoli – È scattata la stretta delle forze dell’ordine lungo il tratto della Tiburtina Valeria che va da Valle Mura a Santa Rosa, nel territorio comunale di Carsoli. Un’area che nei fine settimana si trasforma spesso in un circuito improvvisato per motociclisti spericolati, in quella che i residenti hanno ormai ribattezzato con preoccupazione l’“Indianapolis del weekend”.

Ma ora qualcosa sta cambiando. Con l’introduzione operativa del Taser tra le dotazioni delle forze dell’ordine, i controlli hanno subito un’accelerazione anche in termini di efficacia e tempestività. Il dispositivo, che garantisce interventi più sicuri in caso di necessità, ha accompagnato un potenziamento dei pattugliamenti lungo la trafficata arteria stradale, soprattutto nelle ore serali e nei giorni di maggior afflusso.

I numeri parlano chiaro: multe in netto aumento per eccesso di velocità, manovre pericolose e assenza di documenti o dispositivi di protezione. Alcuni motociclisti sono stati anche sottoposti a controlli approfonditi per verificare la regolarità dei mezzi e delle patenti.

“Il nostro obiettivo – spiegano fonti delle forze dell’ordine – non è reprimere, ma prevenire comportamenti che mettono in pericolo la vita di chi guida e di chi si trova sulla strada. Le segnalazioni dei cittadini e le evidenze raccolte hanno confermato che nel tratto tra Valle Mura e Santa Rosa, soprattutto il sabato e la domenica, si registrano velocità incompatibili con i limiti consentiti e condotte potenzialmente letali.”

Un fenomeno che non si limita al rombo delle moto, ma che si accompagna spesso a sorpassi azzardati, impennate, mancanza di caschi omologati e veicoli modificati. Il “popolo delle due ruote”, in molti casi formato da motociclisti provenienti anche da fuori regione, sembra prediligere quel tratto di Tiburtina per le sue curve e i tratti in lieve discesa, ideale per chi cerca adrenalina – ma a danno della sicurezza pubblica.

Per questo è in atto una sinergia tra polizia stradale, carabinieri e polizie locali con posti di blocco mobili, controlli incrociati e utilizzo di strumentazioni per la rilevazione immediata della velocità.

L’intensificazione delle attività ha già portato a una sensibile riduzione dei comportamenti estremi, e la linea è chiara: tolleranza zero per chi mette a rischio l’incolumità altrui.

Intanto, i residenti tirano un primo, cauto sospiro di sollievo.

“Qui la notte sembrava di stare su un autodromo – racconta un abitante della zona – e avevamo paura anche a uscire con la macchina. Finalmente si vede la presenza delle forze dell’ordine e si sente che qualcosa si sta muovendo.”


Con l’estate che richiama sempre più motociclisti in strada, le operazioni non si fermeranno. Anzi, saranno intensificate fino a settembre. Un messaggio chiaro per tutti: la Tiburtina non è una pista. E sulla sicurezza non si può scherzare.

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