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Carsoli, parte il tavolo permanente per il rilancio del polo industriale: primo confronto tra Comune, sindacati e Confindustria

Carsoli (AQ) — Ieri l’altro mattina, nella sala consiliare del municipio, si è tenuto il primo incontro ufficiale tra l’amministrazione comunale di Carsoli e i rappresentanti territoriali di CGIL, CISL, UIL e Confindustria, con l’obiettivo di costruire una roadmap condivisa per rilanciare il polo produttivo di Carsoli.

Al tavolo, oltre al sindaco Alessandro Marcangeli, erano presenti l’assessore alle Attività produttive Gasperina Tozzi e il consigliere delegato Simone Cococcia, promotore dell’iniziativa. «È stato un confronto costruttivo, finalizzato a raccogliere istanze, criticità e proposte per rilanciare il nostro polo produttivo», ha sottolineato Cococcia in un post pubblicato sui propri canali social poche ore dopo l’incontro.

Le priorità messe sul tappeto

Nel corso del summit sono stati individuati sei ambiti di intervento ritenuti “prioritari” da tutte le parti:

  1. Infrastrutture e collegamenti – Potenziare i raccordi stradali e ferroviari con l’autostrada A24, la linea Roma–Pescara e i poli logistici di Avezzano, L’Aquila e Tivoli.

  2. Depuratore consortile – Affrontare “con urgenza” l’ammodernamento dell’impianto, fattore chiave per attrarre nuovi investimenti manifatturieri.

  3. Sinergie con le associazioni di categoria – Formalizzare tavoli tecnici permanenti per individuare bandi, incentivi e misure PNRR utili alle imprese locali.

  4. Mappatura degli immobili dismessi – Censire capannoni vuoti e lotti inutilizzati per favorirne il riuso, limitare il consumo di suolo e accorciare i tempi di insediamento.

  5. Presidi sanitari di prossimità – Garantire servizi di medicina del lavoro e pronto intervento “a tutela di lavoratori e imprese”, soprattutto in vista dei fondi PNRR destinati alla sanità territoriale.

  6. Pacchetto attrazione investimenti – Definire agevolazioni comunali e iter autorizzativi semplificati per chi scelga Carsoli come base produttiva.

«L’impegno dell’amministrazione è sostenere chi decide di investire sul nostro territorio», ha ribadito Cococcia, definendo Carsoli «punto strategico tra tre province e a pochi chilometri da Roma e L’Aquila».

Un polo da 1.400 addetti, ma crescono i capannoni vuoti

Il polo industriale di Carsoli, nato a fine anni Settanta lungo lo snodo autostradale Roma–Teramo, ospita oggi circa 40 aziende e 1.400 addetti. Negli ultimi dieci anni però, complici la crisi del manifatturiero e lo stop di alcuni marchi storici dell’elettronica, si sono liberati oltre 60 mila metri quadrati di capannoni: spazi che, secondo sindacati e Confindustria, potrebbero essere riattivati con filiere green, logistica avanzata e produzioni ad alto valore aggiunto.

Per questo, Marcangeli ha annunciato la costituzione di un tavolo permanente che si riunirà ogni due mesi: «Vogliamo trasformare le criticità in opportunità, coordinando le risorse che arriveranno dal PNRR e dalla programmazione regionale FESR 2021‑27», ha spiegato il primo cittadino.

Prossimi passi

Entro luglio verrà presentata una bozza di “piano di rigenerazione industriale”, che includerà la mappatura degli immobili dismessi, un cronoprogramma per il depuratore e una scheda delle opere infrastrutturali da inserire nel contratto di programma Anas‑RFI. Nel frattempo, il Comune si è impegnato a:

  • raccogliere manifestazioni di interesse da parte di aziende in espansione;

  • attivare con Invitalia un percorso di “Accordo di sviluppo” per filiere strategiche;

  • avviare con la ASL 1 Abruzzo una valutazione sui servizi sanitari da attivare in zona industriale.

«Questo incontro segna l’inizio di un percorso di collaborazione serio e responsabile», ha concluso Cococcia. «Siamo consapevoli che il rilancio di Carsoli dipende dalla capacità di fare squadra: istituzioni, parti sociali e mondo produttivo».

Se le promesse verranno mantenute, entro l’autunno il polo industriale potrà contare su un pacchetto di strumenti concreti per tornare competitivo e attrarre nuovi investimenti in uno dei nodi logistici più baricentrici del Centro Italia.