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Carsoli, il convento di San Francesco nella sua storia millenaria…

Carsoli – Il complesso del convento e della chiesa di San Francesco di Poggio Cinolfo (frazione di Carsoli)  venne  fondato nel 1216 da San Francesco d’Assisi. Stando alla ricostruzione storica, questi, di passaggio in Abruzzo, dopo aver viaggiato per l’Umbria e la Sabina ebbe a fermarsi  presso Poggio Cinolfo.

Qui, probabilmente sul sito di un vecchio tempio romano dedicato a Venere, fonda il convento. Il santo fece costruire un graticcio di ferro visibile all’interno della Chiesa, mediante il quale comunica con i troppo numerosi fedeli che iniziarono ad accorrere da ogni  dove del centro Italia.

Dopo il passaggio di San Francesco, il convento viene gestito dai Frati Francescani che lo terranno per lungo tempo.

Nel corso del secolo XIV il convento continua ad esistere e diventa un importante punto di riferimento della popolazione della Piana del Cavaliere

Nel 2016 anche Papa Francesco fece visita alle Suore Riparatrici del Santo Volto, devote al compianto Mons. Fiorenzo Angelini, cittadino onorario di Carsoli che prese in cura la struttura e che la seguì per tutta la sua lunga esistenza.

 

Stando ai documenti ecclesiastici del XV secolo i primi a vivere e a gestire il convento furono i frati conventuali. L’edificazione della chiesa nuova, con l’abbattimento di quella più piccola malridotta, avvenne nel 1666. L’edificio religioso presentava una navata e alcune cappelle laterali. All’interno vi erano custodite opere d’arte di rilievo, come il quadro della Madonna sovrastato dall’iscrizione che attestò l’avvenuta visita di San Francesco e alcuni affreschi di Vincenzo Manenti, allievo del Cavalier d’Arpino e poi del Domenichino, raffiguranti la vita del santo e l’Ultima Cena, poi andati perduti. La campana principale che fu messa in opera venne realizzata nei primi anni del XVII secolo.

Il convento aveva possedimenti in tutti i principali centri della piana del Cavaliere. Nel 1795 i frati abbandonarono il complesso religioso che fu chiuso nel 1809. Onde evitare l’alienazione della struttura, il vescovo dei Marsi, mons. Giuseppe Segna, alcuni anni dopo la fece includere nel territorio di competenza della nuova parrocchia di Santa Maria Assunta di Poggio Cinolfo.

Nel 1867 convento e chiesa furono depredati da alcuni combattenti garibaldini dopo l’infausta battaglia di Mentana. A riaprire il luogo di culto furono i passionisti che lo restaurarono e lo gestirono fino al 1915, anno del disastroso terremoto di Avezzano. Danneggiato in modo non irreparabile e una volta restaurato, il convento ospitò i seminaristi della diocesi marsicana. Verso la fine della seconda guerra mondiale divenne invece un rifugio dei nazisti in ritirata dall’Italia centrale.

Dopo il conflitto fu gestito dall’ordine religioso dei Servi di Maria e fu frequentato come una residenza estiva da alcuni istituti religiosi romani fino agli anni settanta con l’avvento nella struttura della congregazione benedettina delle Suore Riparatrici del Santo Volto di Nostro Signore Gesù Cristo, istituto religioso fondato da Ildebrando Gregori, Venerabile originario di Poggio Cinolfo. Nel corso degli anni sono stati portati avanti vari interventi di ampliamento e cura del giardino e di restauro e consolidamento della chiesa e del convento che oggi si presenta in tutto il suo splendore mistico.