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Carsoli, D’Antonio risponde al Sindaco Nazzarro: “si confondono i cittadini”

domenico d'antonioCarsoli – Il Consigliere Comunale Domenico D’Antonio, replica alla risposta del Sindaco nel merito dell’assunzione del disabile e su altri aspetti dell’amministrazione. Riportiamo integralmente di seguito il testo del comunicato ricevuto:

Forse il gas soporifero prima di arrivare a Vallinfreda era rimasto, per molto tempo, nell’aria del nostro Comune. Per questo, probabilmente, il Sindaco Nazzarro, ormai abituata ed assuefatta al clima sonnolento ed apatico che aleggia sul Comune ed all’evidente appannamento e mancanza di idee e proposte che, improvvisamente, ha colpito quasi tutte le persone vicine alla politica locale (prima molto attive e presenti),  si risente e rimane sorpresa se qualcuno si permette di evidenziare alcuni aspetti amministrativi e si pone e pone delle legittime domande.

La domanda sul rispetto delle categorie protette (già anticipata nel mio articolo) oltre che scontata la trovo semplicemente di una banalità imbarazzante.

Credo che la storia personale di ognuno di noi sia la migliore vetrina e lo specchio della considerazione, del rispetto e soprattutto del sostegno effettivo e concreto che riserviamo alle persone più deboli, più sfortunate e bisognevoli di aiuto, al di là di proclami, luoghi comuni  o clichè precostituiti e preconfezionati.

Lascia poi stupiti il richiamo al rispetto degli uffici del nostro Comune.

Per quel che mi riguarda non mi permetterei di giudicare, dal punto di vista personale, i rappresentanti degli uffici comunali; certamente, soprattutto in qualità di Consigliere, credo di avere il diritto, per rispetto dell’impegno assunto con i cittadini, di valutare e giudicare gli atti, i comportamenti  e l’operato dell’amministrazione complessivamente intesa.

Sarebbe opportuno, per rispetto della verità e per coerenza, andarsi a rileggere le dichiarazioni del Sindaco e della sua squadra durante la campagna elettorale, e degli attacchi diretti e frontali, poi risultati assolutamente ingiustificati ed immotivati, nei confronti di responsabili di uffici comunali per decisioni successivamente, da loro stessi, avallate e condivise.

Come sempre il solito  doppiopesismo ed i soliti giudizi ballerini a seconda delle circostanze.

Quelle che Lei chiama illazioni e supposizioni, sig. Sindaco,  sono dei dubbi legittimi che vengono analizzando la sequenza temporale degli atti; il 25 agosto 2016 Lei nomina il Vice Segretario, il martedì 30 agosto viene pubblicato l’avviso per l’assunzione del disabile, il venerdì 2 settembre la segretaria comunale terminava le ferie per rientrare lunedì 5.

Se Lei, come afferma, ritiene fondamentale la figura del Vice Segretario per “ottimizzare gli iter amministrativi” forse avrebbe dovuta nominarla ad inizio anno o, quantomeno, per tutto il periodo di assenza della segretaria; mi sembra la classica affermazione in politichese che non vuol dire nulla, soprattutto considerando che quando la segretaria è presente la vice non ha alcuna funzione.

Non entro poi sul concetto dell’onnicomprensività degli emolumenti percepiti dai titolari di posizioni organizzative e sulle diverse pronunce dell’Aran, dell’Anci e dell’Agenzia per la gestione dei segretari comunali e provinciali che sottolineano come l’attuale contrattazione non consente di remunerare i vicari né a titolo di indennità di reggenza, né a titolo di compartecipazione ai diritti di segreteria.

Ora queste mie considerazioni La portano ad esprimere la riserva di valutare di tutelare l’Ente “nelle sedi competenti”. Con questo rischio permanente che penderebbe sulla mia testa dovrei, quindi, ritirarmi in buon ordine, star silente, evitare di intervenire ed evidenziare alcuni aspetti, per me, poco chiari, dell’attività amministrativa? E’ veramente questa la considerazione che ha per la minoranza ed il modo in cui intende amministrare?

Credevo che le sedi competenti fossero il Consiglio Comunale ed i luoghi di confronto democratico, anche se duro, con i cittadini ed i consiglieri comunali,  ma forse mi sbagliavo.

Entrambi, caro Sindaco, siamo nati dopo il 1946 in uno stato repubblicano; non esistono più né Re né Regine e, quindi, è venuto meno anche il reato di lesa maestà.

Gli amministratori dovrebbero  tutelare l’Ente Comune e, quindi, i cittadini, in altri modi, soprattutto, non ricorrendo ai soliti artifizi per confonderli: è già successo con riferimento  all’importo dell’indennità da Lei percepita (ricorda il giochetto lordo e netto?) ed adesso ha adottato il medesimo atteggiamento con riguardo al compenso della Vice Segretaria.

Nell’articolo Lei ha affermato “la dottoressa …… ha percepito 200 euro lordi per l’anno 2015”.

Ancora una volta ha dimenticato, sicuramente in buona fede e per la fretta di rispondere, un pezzo fondamentale di verità.

E’ vero che nel 2015 la Vice Segretaria ha percepito 200€ ma riferite ad un  periodo limitato dell’anno; infatti, a fronte del decreto di nomina del 18 agosto 2015, l’integrazione dell’importo dell’indennità di posizione è avvenuta in data 21.10.2015, prot. n. 8819. Occorre, poi, per essere rigorosi, precisare che anche su detta integrazione va calcolata l’indennità di risultato.

In America, democrazia evoluta, la colpa maggiore che viene attribuita ad un Presidente è la mancanza di verità. Altre realtà.”