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Bullismo; Ultimo caso di violenza in una scuola superiore

Purtroppo ancora una  volta la cronaca territoriale riporta la notizia di comportamenti antisociali e di sistematica prevaricazione, meglio noti come Bullismo, accaduti in una scuola superiore di secondo grado nella cittadina di Tivoli. Un fatto dal sapore amaro; protagonista e vittima un ragazzo di 17 anni, che  ha raccontato di essere stato brutalmente picchiato e derubato lo scorso martedì 23 gennaio da coetanei spalleggiati da altri compagni che hanno assistito inermi all’ aggressione. Il giovane minorenne sembra abbia riportato la lesione di un rene. Se ne parla tanto, forse troppo e si agisce ancora poco. Le manifestazioni di prevaricazione, non sono soltanto verbali questi malsani comportamenti si differenziano tra fisici, verbali ed indiretti.
Il bullismo diretto fisico si manifesta in molti modi, per esempio nel picchiare, prendere a calci e a pugni, spingere e appropriarsi degli oggetti degli altri o rovinarli.Il bullismo diretto verbale implica azioni come minacciare, insultare, offendere, esprimere pensieri razzisti, estorcere denaro e beni materiali.Il bullismo indiretto è meno evidente e più difficile da individuare ma altrettanto dannoso per la vittima. Si tratta di episodi che mirano deliberatamente all’esclusione dal gruppo dei coetanei, all’isolamento e alla diffusione di pettegolezzi e calunnie sul conto della vittima.

Spesso ci si racconta altre verità pur di non ammettere che un figlio, vittima o carnefice che sia, abbia dei problemi comportamentali atti a distruggere la vita degli altri , ma in primis, la propria.

  • i comportamenti da bullo rientrano nella normale crescita di un bambino o di un adolescente. Le manifestazioni di prevaricazione e prepotenza sono sempre negative perché utilizzano una posizione di presunta forza o potere per danneggiare o comunque far del male ad un’altra persona;
  • il bullo è un ragazzo insicuro, ansioso o con una bassa autostima. In realtà chi si comporta da bullo ha un’autostima al di sopra della media dei suoi coetanei e, se viene continuamente confermato nei suoi atti di forza e prepotenza, a lungo andare si convincerà che l’unico modo per avere successo nella vita e per riuscire è quello di prevaricare sugli altri e di comportarsi in modo aggressivo;
  • la vittima deve imparare a difendersi da sola. Prepotenze e vessazioni mettono chi le subisce in una condizione di inferiorità psicologica, di isolamento e di bassa autostima che non può essere fronteggiata in modo solitario. E’ necessario un sostegno da parte degli altri: familiari, insegnanti e amici;
  • i comportamenti da bulli riguardano solo zone periferiche delle grandi città o appartenenti a classi disagiate o meno abbienti. Il fenomeno può interessare tutte le classi socioeconomiche e può manifestarsi sia nei quartieri periferici sia nelle zone residenziali;
  • il bullismo è un problema dell’ambiente scolastico. Gli atti di bullismo si verificano non solo a scuola ma anche in altri luoghi di aggregazione sociale come i centri sportivi, l’oratorio, etc.;
  • stare alla larga da certa gente è l’unico modo per non avere problemi. Naturalmente non conviene cercare la compagnia di ragazzi che si comportano in modo particolarmente prepotente ma non bisogna neanche “fare lo struzzo” cioè far finta di non vedere quando un compagno viene preso da mira dai bulli di turno.

@D.D.