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Borseggiatrice seriale arrestata nella Basilica di Santa Maria Maggiore

Era già gravata da un ordine di carcerazione per un furto commesso in precedenza con modalità simili, ma, convinta della sua impunità, ha tentato di doppiarlo.

Questa volta, però, il suo disegno è stato bloccato sul nascere dalla Polizia di Stato.

È accaduto in pieno giorno, all’interno della Basilica di Santa Maria Maggiore.

“Coperta” da una complice che fungeva da palo, si è introdotta nella cappella adiacente allo shop di articoli religiosi per avvicinarsi ad un gruppo di fedeli che aveva preso di mira. Individuata la sua vittima, con una mossa repentina, ha aperto la cerniera dello zaino che portava in spalle e le ha sfilato il portafogli. Poi, ha raggiunto la complice “in affari” facendole cenno di seguirla per scappare indisturbate.

Le sue mosse non sono tuttavia sfuggite agli agenti della Polizia di Stato in servizio per i controlli di sicurezza all’ingresso della Basilica, che l’hanno bloccata recuperando la refurtiva nonostante il vano tentativo della donna di disfarsene.

Una volta accompagnata presso gli Uffici del Commissariato di P.S. Esquilino, è stata denunciata per il reato di furto aggravato in concorso. Nel corso degli accertamenti è poi emerso che a suo carico pendeva un ordine di carcerazione per un pregresso reato della stessa natura.

Per la quarantanovenne, quindi, si sono aperte le porte del carcere di Rebibbia, dove dovrà scontare la pena di un anno e sei mesi di reclusione.