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Avezzano, entra in funzione il nuovo macchinario per i tamponi

Avezzano – Arriva il macchinario per processare i tamponi all’ospedale di Avezzano. La dotazione dello strumento, sollecitato e atteso da tempo, è arrivata per bocca dei vertici della Asl,  il manager, Roberto Testa, e il neo direttore sanitario, Alfonso Mascitelli, in un incontro  al Santi Filippo e Nicola con il Sindaco Gianni Di Pangrazio, dove hanno partecipato anche i consiglieri regionali, Simone Angelosante e Giorgio Fedele e gli assessori comunali, Maria Teresa Colizza e Patrizia Gallese. Il nuono macchinario “ della “Menarini” per processare i tamponi Covid-19, quindi, è finalmente realtà. “Consente di aver a disposizione in loco gli esiti dei tamponi molecolari effettuati” hanno spiegato i vertici Asl, “e ha il vantaggio di poter individuare anche le diverse varianti del virus ormai presenti in Abruzzo e impattanti in termini di rischio. Il macchinario è costituito da un sistema di controllo interno e monitoraggio da remoto attraverso software HMI e consente l’analisi completa di circa 100 tamponi in 6 ore”.

Il sindaco, in campo sin da inizio mandato affinché il presidio ospedaliero fosse dotato del macchinario, oltre che del modulo per le terapie intensive, apprezza la fornitura e rilancia. “Questa è una buona notizia” afferma Di Pangrazio, ma siamo soddisfatti a metà. Sicuramente, con questo macchinario, il presidio ospedaliero gode di una maggiore autonomia, non dovendo attendere che i tamponi dei pazienti in degenza vengano analizzati nei laboratori di altri siti regionali. Auspico, però, che il cambio di passo avvenga in modo più efficace e quindi, sono convinto che entro brevissimo tempo l’ospedale verrà dotato anche della strumentazione Panther, oltreché per potenziare il tracciamento dei contagi e far fronte alle esigenze di tutto il territorio marsicano per godere di un’efficiente risposta sanitaria alla sfida drammatica posta dalla pandemia, anche per tornare ad effettuare presso il presidio ospedaliero di Avezzano gli esami relativi alla diagnostica virologica per HIV, HCV e HBV senza doverli inviare al presidio ospedaliero dell’Aquila. Non abbiamo mollato mai e continueremo a difendere la sanità marsicana insieme ai sindaci e ai consiglieri del nostro territorio”.