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Autismo, a Colleverde di Guidonia il nuovo centro integrato

TIVOLI – Si è tenuto ieri  presso il Convitto Nazionale “Amedeo di Savoia Duca D’Aosta”, l’incontro “La progettazione partecipata del Centro Autismo di Asl Roma 5: idee, percorsi, attività e progettazione degli spazi”, organizzato dalla Asl Roma 5 e dalla Regione Lazio.
Obiettivo  presentare il primo Centro Integrato dedicato all’Autismo del Lazio che sorgerà in un grande edificio situato a Colleverde, Città di Guidonia Montecelio.
 Il Centro Autismo si occuperà di dare supporto alle persone con autismo (non soltanto bambini, ma anche adolescenti ed adulti) e alle loro famiglie, offrendo un ambiente stimolante, con percorsi e attività strutturate dai professionisti.
L’edificio ospiterà anche il PUA e il Poliambulatorio per l’utenza del territorio.
Al convegno hanno partecipato Giulio Santonocito, Direttore Generale della Asl Roma 5, Maria Luisa Scattoni, Coordinatrice dell’Osservatorio Nazionale Autismo, Giuseppe Nicolò, Direttore del Dipartimento Salute Mentale della Asl Roma 5, Marco Bertucci, Presidente IV Commissione Consiglio Regionale del Lazio “Bilancio, progr.ne, part.ni reg.li, fed.fiscale, demanio e patrimonio”, Mauro Lombardo, sindaco Città di Guidonia Montecelio, Danilo Pistillucci, presidente di Angsa Tivoli (Associazione Nazionale dei Genitori di Soggetti Autistici di Tivoli e Valle dell’Aniene) e molte altre eminenti personalità, alla presenza anche di medici, familiari, associazioni, autorità.
 In Italia, si stima che 1 bambino su 77 (età 7-9 anni) sia affetto da un disturbo dello spettro autistico.
Giuseppe Proietti Sindaco ha introdotto il convegno sottolineando l’importanza della cura e del sostegno verso le persone con autismo e verso le loro famiglie: “In Italia ci sono poco più di mille centri di questo genere quindi è un onore poter vedere sorgere una realtà simile, una realtà che sarà in grado di sollevare in primis i genitori. Ringrazio chi ha reso possibile questo enorme passo in avanti e tutte le associazioni che finora si sono fatte carico degli oneri della cura e del supporto”.