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Arsoli, la lettera del sindaco Caucci: “dall’emergenza insegnamento di grande comunità”

La lettera del Sindaco di Arsoli Gabriele Caucci: Buon Anno!
“…..L’anno vecchio è finito ormai…ma qualcosa ancora qui non va…”
È l’inizio di uno dei capolavori di Lucio Dalla, tra i più grandi cantautori di sempre…
Che sia stato solo “qualcosa a non andare” di questo 2020 ci sembra un po’ riduttivo. Ma tanto è.
Stiamo trascorrendo queste festività in modo insolito…quasi surreale: niente messe a mezzanotte, niente abbracci, niente baci, niente strette di mano, niente aperitivi, niente bar pieni, niente capannelli in piazza, niente mercatini, iniziative virtuali e “a distanza” per le nostre scalpitanti associazioni.
Ora però basta. In queste ore di bilanci e di progetti per il futuro abbiamo una gran voglia, non di dire, ma di GRIDARE: BUON ANNO!
Buon anno innanzitutto a chi ha “combattuto” con il covid, provando sulla propria pelle cosa vuol dire star male e vivere in isolamento.
Buon anno ai nostri bambini, ragazzi, docenti, collaboratori scolastici, affinché il 2021 torni ad essere un anno più vivibile ed umano dentro le scuole.
Buon anno agli anziani, alle persone sole e a quanti, a causa di questa pandemia, hanno dovuto allentare la rete degli affetti e dei legami parentali, così forti ed indispensabili in una comunità piccola come la nostra.
Buon anno ai nostri ristoratori, titolari di bar, di attività commerciali ed imprenditoriali, ai professionisti che hanno subito più degli altri le conseguenze economiche di questo virus.
Buon anno a chi ha perso il lavoro, a chi ha visto ridursi lo stipendio con famiglie da portare avanti.
Buon anno alle nostre associazioni che hanno dovuto rinunciare alle loro feste, alle loro iniziative, sperando di rivederle presto all’opera per riempire Arsoli di gioia e spensieratezza.
Buon anno al nostro parroco Don Dario, perché in un anno difficile come questo ha comunque dato il suo contributo di speranza e sostegno alla nostra comunità.
Buon anno alle forze dell’ordine, impegnate in questa complicata fase.
Buon anno ai medici di base ed alla locale farmacia, chiamati ad un lavoro supplementare e delicatissimo.
Buon anno a quanti, in forma singola o nei rispettivi gruppi di protezione civile, o nello svolgimento del loro lavoro, hanno prestato assistenza alle famiglie isolate o in quarantena.
E buon anno all’amministrazione comunale tutta (amministratori, senza distinzione di ruoli, e dipendenti) che hanno avuto il compito di tenere il timone dritto in questo tempestoso 2020.
Che Arsoli possa quindi trarre l’insegnamento per il futuro, affinché ciascuno di noi possa sentirsi parte integrante di una unica, grande, straordinaria comunità.