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Arsoli e Agrigento unite da cultura e amicizia: successo per il gemellaggio tra le due comunità

ARSOLI – Tre giorni di musica, arte, folklore e tradizione hanno suggellato il gemellaggio tra Arsoli e Agrigento, evento che il sindaco Gabriele Caucci ha definito “una delle pagine più belle della storia recente” del borgo della Valle dell’Aniene.

La cerimonia di apertura, segnata dalla consegna simbolica della chiave della città realizzata dall’artista Nazzareno Nardoni, ha visto la presenza di numerose autorità istituzionali, tra cui il senatore Marco Silvestroni, il consigliere regionale Flavio Cera, la consigliera metropolitana Manuela Chioccia e il commissario per il Giubileo Marco Vincenzi. Accanto a loro anche rappresentanti del mondo culturale, come Giovanna Carlino Pirandello, presidente della Fondazione Fausto Pirandello.

Il programma ha offerto appuntamenti di grande richiamo: dallo show cooking a cura di Lulù Pasticceria allo svelamento della ceramica dedicata a Luigi Pirandello in piazza Valeria, passando per i concerti della band arsolana Wild Hogs e degli Hdemia, fino all’estemporanea di pittura, alla passeggiata letteraria e al gran finale con il gruppo folkloristico “Kerkent” di Agrigento.

Il legame con la città siciliana poggia infatti su due pilastri: la trentennale amicizia con il gruppo folk arsolano e il comune riferimento a Luigi Pirandello, che ha rafforzato l’aspetto culturale del gemellaggio. Fondamentale l’apporto della Pro Loco di Arsoli, che ha collaborato all’organizzazione insieme a numerose realtà locali, dal Nuovo Gruppo Giovani Arsoli alla Banda Musicale, da CinemArsoli al Centro Anziani, fino alla Protezione Civile e all’ANC.

“Il progetto – ha sottolineato Caucci – non ha coinvolto solo Arsoli, ma l’intero territorio della Valle dell’Aniene, grazie anche all’ospitalità di Subiaco, Anticoli Corrado e Percile. È un modo concreto per ribadire che insieme possiamo guardare al futuro con più forza”.

Un caloroso abbraccio è stato rivolto dal sindaco di Arsoli alla comunità agrigentina e al collega Francesco Miccichè, definito “persona di grande spessore umano”.

Terminata la festa, Caucci ha ribadito la volontà di proseguire con lo stesso spirito di collaborazione: “Torniamo al lavoro con il cuore soddisfatto e pieno di speranza per il futuro”.