ARSOLI (RM) – Da un’idea semplice, sostenuta dall’entusiasmo dei più piccoli, è nata un’iniziativa dal forte valore simbolico e sociale. Si chiama “Gina la Panchina” ed è la nuova installazione artistica e civile realizzata dai bambini della scuola primaria di Arsoli, con il supporto del Comune e del sindaco Gabriele Caucci.
All’inizio sembrava un’impresa quasi impossibile – racconta con ironia il primo cittadino in un post pubblicato sui social – con le “prime pennellate finite ovunque tranne che nel posto giusto”. Ma il risultato finale è andato ben oltre le aspettative.
“Gina” è la panchina n. 146 tra quelle posizionate in tutta Italia nell’ambito di una campagna nazionale contro bullismo e cyberbullismo. Il progetto mira a sensibilizzare le comunità e, in particolare, le giovani generazioni, sull’importanza di contrastare questi fenomeni sempre più diffusi.
La panchina sarà ufficialmente inaugurata la prossima settimana, alla presenza degli alunni e del corpo docente della scuola arsolana. Un momento che si preannuncia significativo, non solo per la comunità scolastica ma per l’intero paese.
«Siamo certi che, pur essendo “solo” un simbolo – afferma Caucci – possa rappresentare un monito per chi compie atti di bullismo, e uno stimolo per chi li subisce a parlarne, denunciarli e rompere il silenzio». L’iniziativa si propone anche di risvegliare le coscienze spesso assopite davanti a comportamenti scorretti che, pur sotto gli occhi di tutti, restano troppo spesso impuniti.
Con “Gina la Panchina”, Arsoli si unisce così a una rete nazionale di comuni e scuole impegnati nella lotta al bullismo, dimostrando ancora una volta come l’educazione civica possa partire dai gesti concreti e dalla partecipazione attiva dei più giovani.