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Arcinazzo Romano, scoperto arsenale della droga: due gli arrestati

SUBIACO (RM) – Nel rispetto dei diritti degli indagati (da ritenersi presunti innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento – indagini preliminari – fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile) e al fine di garantire il diritto di cronaca costituzionalmente garantito, si comunica che ad Arcinazzo Romano, i Carabinieri della Stazione di Affile hanno arrestato due uomini del posto di 42 e 50 anni, con precedenti, poiché gravemente indiziati dei reati di detenzione e coltivazione di sostanze stupefacenti.

I militari, nel corso di uno dei quotidiani servizi di controllo del territorio, hanno fermato l’auto guidata dal 42enne: l’eccessivo nervosismo dell’automobilista, ha spinto i Carabinieri ad approfondire le verifiche, rinvenendo nell’abitacolo una mazza da baseball. Considerata la situazione, gli uomini dell’Arma hanno deciso di estendere gli accertamenti anche nell’abitazione che condivide con il 50enne: è qui che il 42enne, nel tentativo di impedire l’accesso nello stabile, ha più volte strattonato i Carabinieri.

Il motivo di tale resistenza è stato rinvenuto in un armadio della casa, abilmente trasformato in serra con tanto di illuminazione artificiale, ventilazione e termostato, dove erano stati posizionati 6 vasi contenenti semi di “cannabis indica”, la cui crescita era curata anche con dei prodotti fertilizzanti ritrovati in varie confezioni nella stessa stanza.

Nell’appartamento, inoltre, sono stati rinvenuti e sequestrati anche 40 grammi tra marijuana e hashish, pronti per essere smerciati, tutto il materiale occorrente al confezionamento delle singole dosi e 400 euro in contanti, ritenuti provento della loro pregressa attività illecita.

I coinquilini sono stati, quindi, arrestati e l’Autorità Giudiziaria di Tivoli, con rito direttissimo, ha convalidato gli arresti.

Nei confronti del 42enne, i Carabinieri hanno redatto un’informativa anche per i reati di porto di armi od oggetti atti ad offendere e resistenza a pubblico ufficiale.