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Approvato in Abruzzo il Piano Regionale Integrato dei Trasporti

L’Aquila  – “Nella seduta di ieri  del Consiglio regionale si conclude un iter iniziato nell’anno 2021, con l’avvio delle attività per l’aggiornamento del Piano Regionale Integrato dei Trasporti (PRIT), dopo che quello precedente non prevedeva i criteri abilitanti per accedere ai fondi strutturali europei e quindi necessitava un aggiornamento al fine di prevedere un orizzonte temporale fino al 2030”. Lo rende noto il sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale Umberto D’Annuntiis.
“Il PRIT è il principale strumento di pianificazione delle infrastrutture trasportistiche e della mobilità della Regione ed ha tra le sue finalità principali di definire reti di infrastrutture e servizi per ridurre l’impatto ambientale, decongestionare la viabilità stradale, incrementare il trasporto pubblico su ferro e su gomma e garantire l’accessibilità ai territori per le persone e per le merci. Con l’aggiornamento del PRIT al 2035 la Regione Abruzzo acquisisce le condizioni abilitanti, previste dal Regolamento CE 1060/21, per l’accesso ai fondi FESR 2021/2027.
Il nuovo piano consentirà l’acquisto di nuovi bus ad emissioni zero sia elettrici che a idrogeno, una rete di interscambio tra treni –bus –auto e bici, il potenziamento di porti e aeroporti, la messa in sicurezza della A24/A25, l’arretramento della ferrovia adriatica e la realizzazione di percorsi ciclabili. Inoltre sono previste le grandi opere come la velocizzazione della Pescara – Roma la Terni – Sulmona, l’intermodalità a Vasto, il completamento della filovia PE/CH, il potenziamento della mobilità ciclistica urbana e sulla linea adriatica, la variante della SS16 nel comune di Silvi, il potenziamento dei porti abruzzesi e dell’aeroporto d’Abruzzo.
Un importante risultato della Giunta Marsilio – ha concluso il
Sottosegretario Umberto D’Annuntiis – raggiunto grazie al certosino lavoro del Dipartimento Infrastrutture, che consentirà di potenziare la mobilità regionale in un’ottica di sviluppo innovativo, prevedendo un orizzonte temporale ancora più lungo fissandolo al 2023”.