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Alta velocità…sulla Roma-Pescara; Giovagnorio: “una notizia finto-positiva e deleteria” Ecco i perchè.

vincenzo-giovagnorioPescara-Roma veloce, una corsa ferroviaria annunciata con una certa enfasi.  Ma è è prevista una sola corsa con ritorno. Partenza alle 5.30 da Pescara, arrivo a Roma alle 8.30, ritorno alle 18, con partenza da Roma Termini. Quattro le fermate: Chieti, Sulmona, Avezzano, Roma. La notizia ha suscitato tralaltro diverse polemiche tra i pendolari che da tempo sono alle prese con la vetustà sia gestionale e sia tecnico operativa della tratta Roma-Pesscara.  Cresce la preoccupazione dunque sul futuro e sul presente.  Da un lato proclami di abbattimento dei tempi di percorrenza, dall’altro il sacrificio di alcuni importanti treni per i pendolari della marsica occidentale. E’ il consigliere comunale di Tagliacozzo, Vincenzo Giovagnorio, da sempre impegnato sul fronte dei trasporti, a lanciare l’allarme. “Per l’inutile buffonata di velocizzare un treno sull’intera linea Roma-Pescara, 3 ore anziché 4, per collegare l’Adriatico al Tirreno, il Regionale 7325 preso da quasi 100 persone alla Stazione di Tagliacozzo alle ore 7.05 e da quasi altrettante nella Stazione di Carsoli, non sarà più disponibile”, dice Giovagnorio sottolineando che: “la velocizzazione va intesa non sull’intera linea ma sulle due tratte che la dividono a metà: Avezzano-Roma e Avezzano-Pescara, questo perché saranno una o due le persone che da Roma partono in treno per arrivare a Pescara e viceversa.” Tutto ciò potrebbe accadere già dal prossimo dicembre quando tradizionalmente entra in vigore l’orario invernale che ogni anno ha riservato cattive notizie per i pendolari. “Mai notizia fu più deleteria e finto-positiva per i pendolari che dall’entroterra abruzzese ogni giorno vanno a lavorare e studiare a Roma e poi fanno ritorno” continua Giovagnorio che parla di “una presa in giro demenziale soprattutto per i pendolari della Marsica che restano esclusi e danneggiati dalla “positività” della velocizzazione”. Il Presidente Luciano D’Alfonso che ha ritenuto la Delega ai Trasporti, “farebbe bene, prima di prendere queste decisioni, a consultarsi con i comitati dei pendolari che gli rappresenterebbero quali sono le vere esigenze di chi viaggia (cosa che in realtà con il l’Assessore Morra era sempre stato possibile), senza fare proclami propagandistici, inutili e dannosi” è l’amara conclusione che mette a dura prova la pazienza di chi ogni giorno è costretto a lottare per raggiungere il posto di lavoro. A stretto giro anche l’intervento di Daniele Luciani, del comitato pendolari, e il web naturalmente si scatena. “Il treno veloce come viene tanto pubblicizzato, sarà l’ennesimo bagno di sangue per noi pendolari marsicani” dice Luciani che critica le scelte del Governatore D’Alfonso e le promesse non mantenute. (@gianluca_rubeo)