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Allarmismo crollo viadotti A24 e A25, moglie costringe il marito a fare la Tiburtina. Dove però cadono alberi.

Redazione – La via Tiburtina vecchia, era l’unico collegamento viario che si percorreva con tempi biblici e potrebbe essere dunque una opzione da tenere in considerazione per evitare i rischi del crollo ponti e viadotti che è stato ipotizzato dal servizio della trasmissione Le Iene, andata in onda su Italia 1 ieri sera in prima serata. Il servizio ha creato un allarmismo senza precedenti, un tam tam sul web e sui social che punta il dito sulla sicurezza e addirittura sul rischio crollo dei ponti e viadotti con una psicosi generalizzata. Tanto che la riduzione delle tariffe voluta e festeggiata dai sindaci laziali e abruzzesi è passata in secondo piano. A che serve ridurre le tariffe se poi le autostrade non sono sicure? Queste e molte altre le domande che tanta gente, forse poco esperta di ingegneria civile e grandi opere si è posta. E di qui una vera e propria psicosi ha contagiato dal web qualcuno che non ne ha voluto sapere di percorrere la consueta autostrada. Come la lite di due coniugi avvenuta nei pressi del casello di Carsoli, la moglie ha letteralmente costretto il marito ad accostarsi ed evitare di entrare nel casello dell’autostrada, per non fare la fine delle vittime di Genova. “L’au dittu sera alla televisione che rischia che crolla tuttu – inveiva la moglie – se te vo murì tu passaci tu alla sbarra de ju casello e a me lassame ecco.” E tanto tuonò che piovve. Il pover’uomo dovendo dare retta alla energica consorte non ha potuto fare altro che proseguire per la Tiburtina in direzione della capitale romana. Certo non è obbligatorio fare le autostrade, quindi chi pensa al rischio di dover precipitare all’improvviso può mettersi al sicuro percorrendo la Tiburtina, rassegnandosi però ad andature super panoramiche mettendosi l’anima in pace sui tempi di percorrenza. Ma qui sorge spontaneo un altro dubbio? I viadotti e i ponti dell’Anas che si trovano sulla Tiburtina sono sicuri? Non crollano? E gli alberi? Nella foto a corredo un’albero caduto sulla Tiburtina per poco non andava a finire su una auto in transito. Uhm per evitare il peggio, meglio restare in casa, ma anche qui il rischio sismico, comunque incombe. Come fare per stare tranquilli? Starsene sul balcone,  ma con il rischio di far diventare neri i polmoni causa smog e morire presto. Non lasciamoci dunque strumentalizzare e suggestionare, viviamo  serenamente i servizi  poichè la tragedia di Genova, non è detto che debba necessariamente ripetersi su tecniche costruttive tralaltro molto differenti.