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Alla Locanda del Poeta nel Chillwood è l’incanto d’arte con “Deep Connections”

L'appuntamento è alla Locanda del Poeta per sabato 21 Agosto 2021 dalle ore 18 alle 21

 

Abstract d’arte

Deep Connections:
Qualcosa si trova nell’altra parte delle cose.
Abbiamo tutti bisogno di un tempo per restare ‘sconosciuti e sospesi’: riconquistare il senso dell’esperienza
personale insieme a una rinnovata capacità di desiderare il con-tatto con gli altri. È in questa terza dimensione
del vivere umano – nello spazio potenziale al confine tra me e te – che io dipingo.
Struttura
Questa prima fase si apre con il bisogno di arginare il flusso che esce da una ferita: l’antica scelta di   ridimensionarmi a una tela, è nata dalla necessità di accogliere, contenere, incorniciare un sentire più che smosso. Se da una parte l’emozione si permette di  uscire, dall’altra la struttura ne sancisce una fine. Se il
colore rappresenta il calore bollente delsentimento, la forma trattiene e lascia spazio al pensiero per favorire un’elaborazione più accurata che verte verso l’integrazione: il quadro decanta nel tempo.
Nuclei
Il passaggio ai nuclei rimanda ai processi del ciclo cellulare: un ovulo fecondato si sviluppa in un intero   organismo e molte parti si rigenerano – la pelle si ricompone. Il nucleo odora di nascita o di rovesciamentodi una prospettiva; altre volte compare come rielaborazione di una vita passata – spesso contaminata – che
emerge per essere attraversata e ripulita. I centri si mescolano e si separano mentre mi incontro con gli altrie abito nei miei spazi nuovi e ancestrali. Questa fase richiama la verità di quello che sento nel corpo, anche mentre sfioro la tua pelle.
Onde
Solo dopo che è stata ottenuta una buona padronanza, voce e volontà possono tornare a essere invisibili in una prestazione più fluida e senza ce(n)sure. Questa fase nasce da un permesso: un accesso alla linea curva
e alla mano spontanea. Il sentimento nuota morbido e libero nei suoi dualismi e nei contrasti: non ha piùbisogno di essere controllato, ma lasciato essere.
Insieme
Quest’ultima fase ancora in corso vuole mettere in rilievo le fratture cumulative: cicatrici come separazione  dolce delle parti che cercano un dialogo e un ristoro mentre si incontrano e si scontrano. Ferite rimarginate
che hanno avuto il coraggio di spezzare il cerchio che cerca di inghiottire la ‘vera vita’. L’analisi dettagliata e  trascesa dei frammenti attuali e antichi, mi da modo di sentire la mia storia dal basso e di guardarla dall’alto;
mentre perdo e prendo nuove parti, custodisco e costruisco il mio insieme. La mia ricerca di senso sembra ripristinarsi o rinnovarsi con la ricucitura degli strati che mi formano mentre sono in vita viva. Tenendo conto
che io e l’altro incontreremo altro, oggi sono come sono ma sono anche come sarò e non sarò domani.