ROMA – Wild boys! Wild boys!” È il coro che si è levato al Circo Massimo nelle scorse ore. Sono le migliaia di voci delle “Duranettes”, le groupie che negli anni ’80 impazzivano per i ragazzi di Birmingham, i quali hanno rivoluzionato il mondo del pop. Un grande successo: due sere consecutive di festa per quasi trentamila presenze, nella cornice unica dell’arena romana.
Capitanati dall’instancabile frontman Simon Le Bon, il quartetto (purtroppo il chitarrista Andy, uno dei fratelli Taylor, è malato da tempo), completato da sassofonista e coriste, ha proposto una scaletta piena di mitici successi come Save a Prayer, Hungry Like the Wolf, Ordinary World e Notorious, insieme a brani più recenti tratti dai loro ultimi lavori.
Un’ora e mezzo di concerto, animata da filmati su schermi giganti e spettacoli di luci. Molto spesso considerati un fenomeno meteora, la band new wave inglese attiva sin dal 1978, ha dimostrato di saper stare al passo con i tempi, producendo album ispirati e di ottima qualità, come l’ultimo Danse Macabre, del 2023.
Dopo la recente apparizione al Festival di Sanremo, questo tour italiano — che si estenderà nelle prossime settimane a Bari, Milano e Cagliari — segna un nuovo capitolo nella storia italiana dei Duran Duran, che hanno sempre amato il nostro Paese. Un tripudio per i fan.
