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Agente penitenziario picchiato da un detenuto nel carcere di Sulmona

Sulmona. Ancora un’aggressione al carcere di Sulmona.  A farne le spese è stato un ispettore della Polizia penitenziaria di 55 anni il quale è stato costretto a ricorrere alle cure ospedaliere uscendone con una prognosi di 7 giorni salvo complicazioni.
Ad aggredirlo è stato un detenuto di origine campana il quale non avrebbe digerito la mancata soddisfazione di una richiesta in quel momento impraticabile.
A contribuire nel misfatto vi è sicuramente la carenza di organico e che giorno dopo giorno assume connotati davvero drammatici.  Senza pensare al fatto che la popolazione detenuta cresce sempre di più e con aumentata impostazione belligerante.
Prova ne sono le migliaia di poliziotti penitenziari spediti al pronto soccorso ogni anno. L’ispettore avvicinato dal delegato nazionale del Coordinamento nazionale polizia penitenziaria SPP Mauro Nardella, anche in considerazione del fatto che è anche dirigente dello stesso sindacato, si è detto dispiaciuto dell’accaduto anche perché dopo quasi 35 anni di servizio è la prima volta che subisce un gesto così vigliacco.
Segno evidente che l’aggressività tra i detenuti ha raggiunto livelli davvero impressionanti. Caratteristica, quest’ultima, che se non arginata porterà al completo sfacelo l’intero sistema penitenziario.
Molti gli attestati di vicinanza dei colleghi compresi quelli del Commissario Arena Francesco e Aprile Francesca, prontamente accorsi per supportare il malcapitato e pronti come lo sono stati a fornirgli assistenza.
A loro va il più sentito compiacimento da parte del segretario nazionale per come hanno saputo gestire le dinamiche post aggressione ma soprattutto per il calore umano dimostrato. Gesto davvero encomiabile e che in un contesto di forte deficit amministrativo trova uno spazio enorme nel cuore di chi ne gode.