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Addio a Monsignor Antonio Santucci, vescovo e padre spirituale di tutti. Fu emerito parroco di Carsoli

Carsoli – Avebbe compiuto 90 anni il prossimo 30 settembre, ma il Signore a cui ha dedicato la sua lunga ed intera vita lo ha ripreso a sè poco prima di questo traguardo. Se ne è andato nella sua città natale questa mattina a Magliano dei Marsi Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Antonio Santucci. Fu emerito parroco di Carsoli, Vescovo di Trivento poi. Nel pomeriggio odierno dalle ore 16.00 la salma sarà esposta presso la Chiesa Parrocchiale di Santa Lucia in Magliano dei Marsi ove resterà fino alla celebrazione dei funerali che avverranno alle ore 15.30 di domani giovedì 27 settembre 2018.

Con lui se ne va un uomo che ha interpretato la Chiesa nel suo vero ruolo di pastore spirituale per tante anime che nei suoi consigli e nella sua catechesi hanno trovato conforto e ragione di vita. I suoi insegnamenti, il suo modo di essere parroco, hanno lasciato un segno indelebile a Carsoli, ove ebbe ad apportare grandi contenuti, morali, sociali, etici e religiosi non comuni. Ebbe ad edificare la Casa Parrocchiale di via Messina, luogo di aggregazione per i parroci della forania di Carsoli e per le attività di diverso tipo che si esprimevano in diverse forme. Ricordiamo una  parrocchia viva, con i gruppi scouts, i gruppi Grest con le escursioni in montagna, il giornale “Noi Giovani” con il vecchio ciclostile, le lunghe ed articolate prediche in Chiesa che ancora sentiamo nei nostri ricordi. E come non dimenticare le sue affettuose tirate di orecchie, piuttosto energiche e che lasciavano il segno. Sapeva condividere con tutta la comunità gioie e dolori, presente in tutte le famiglie, ha avuto un rapporto indistintamente con tutti i ceti sociali entrando in tutte le case ed intrattenendo rapporti anche con i meno frequentatori della Chiesa.  Aiutava senza dire. Monsignore anzi Don Antonio è stato a Carsoli un importante punto di riferimento e la sua azione, ancora oggi è ben visibile nella vita parrocchiale. A lui va il giusto ringraziamento per aver saputo creare un legame indissolubile con tutte quelle generazioni che hanno avuto l’opportunità e la fortuna di avere un parroco come lui, ha saputo essere rigido nei giusti contesti, ma anche saputo dispensare quell’amore che viene da una fede immensa che ha caratterizzato poi tutta la sua vita sia nel meritato ruolo di Vescovo e poi a San Giovanni Rotondo ove è stato fino a poco tempo fa. Grazie, e arrivederci Monsignore nostro. @danieleimperiale

Classe 1928, nato a Magliano dei  Marsi da un’umile famiglia contadina, monsignor Santucci ha dedicato la sua vita alla chiesa. Qualche mese fa’ avevamo riportato la notizia della visita a sorpresa di Papa Bergoglio a monsignor Santucci, direttamente nella stanza privata. Il papa era in visita ufficiale a San Giovanni Rotondo e Santucci, a letto malato, non poteva partecipare alla funzione. Di sua iniziativa quindi papa Bergoglio decise di andare lui stesso a trovarlo, con grande emozione di monsignor Santucci. Per la gioia della Sua famiglia da poco aveva  deciso di tornare a casa e risiedeva presso la “Casa Salute Immacolata” fondata dalle Suore Francescane di Santa Filippa Mareri, presso Magliano de’ Marsi. Poi il peggioramento delle sue condizioni di salute, il ricovero in Ospedale e poi il decesso in casa di suo fratello.

Ordinato sacerdote il 1º luglio del 1951, iniziò  il suo ministero presso la diocesi di Avezzano dove ricopre i ruoli di rettore del seminario diocesano dal 1955 al 1973, parroco di Carsoli dal 1973 e vicario generale della diocesi dal 1º novembre 1979. L’8 maggio 1985 papa Giovanni Paolo II lo nomina vescovo di Trivento in sostituzione del vescovo Antonio Valentini promosso arcivescovo di Chieti. Riceve la consacrazione episcopale il 22 giugno successivo dal cardinale Bernardin Gantin, prefetto della congregazione per i vescovi, co-consacranti Biagio Vittorio Terrinoni, vescovo di Avezzano e Achille Palmerini, vescovo emerito di Trivento. Prende possesso canonico della diocesi il 27 luglio 1985. Durante il suo episcopato, oltre ad effettuare due visite pastorali, celebra il sesto sinodo diocesano e nel 2001 il secondo congresso eucaristico. Ha rinunciato alla cattedra di San Casto il 17 ottobre 2005, rimanendovi come amministratore apostolico fino al 18 dicembre, data della presa di possesso del suo successore Domenico Angelo Scotti.