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Acceso incontro a Carsoli; l’azione di D’Antonio e la reazione dei dissidenti

domenico dant crisiCarsoli. Si è svolto questo pomeriggio,  quello che probabilmente potremmo definire l’ultimo atto dell’amministrazione D’Antonio. La conferenza stampa svoltasi presso il Ristorante “Angeletta” è stata l’occasione per il sindaco uscente di esporre ai cittadini presenti i punti qualificanti della sua gestione amministrativa e soprattutto per togliersi qualche sassolino dalle scarpe, dopo i comunicati stampa dei giorni passati.
Sin dalle prime battute del discorso, l’ex sindaco ha voluto focalizzare l’attenzione su due aspetti fondamentali che hanno caratterizzato questi diciotto mesi di amministrazione e che con tenacia ha cercato di portare avanti, vale a dire legalità in comune e risparmio economico. “Sono finiti i tempi delle vacche grasse- ha tuonato D’Antonio- il comune non è e non può essere un bancomat che eroga denaro senza un reale bisogno. Per troppo tempo- ha continuato- il principio è stato quello di prendere a tutti per dare ai pochi”.
Con assoluta esaustività, ha mostrato ai presenti i dati relativi alla gestione economica del paese, dai quali è evinta la solidità finanziaria del nostro comune, raggiunta attraverso tagli e riduzioni razionali e assolutamente mirati. Dati che sicuramente fanno riflettere, alla luce soprattutto della situazione non felice in qui naviga la nostra Nazione.
A ciò, ha fatto seguito l’amarezza per una sfiducia che probabilmente resta ancora immotivata e che soprattutto può far perdere al paese progetti importanti, che avrebbero potuto portare visibilità e fondi:in particolare è stata fatta menzione del progetto “Abruzzo Quality” e il progetto per il sottopasso alla stazione ferroviaria, già approvato dalle Ferrovie dello Stato. Il tutto senza dimenticare l”approvazione, pur con enormi difficoltà in sede di Consiglio Comunale, del piano per il rischio idrogeologico. “Si è agito con noncuranza del futuro” ha commentato D’Antonio, con evidente riferimento alle dimissioni dei Consiglieri, giunte ad inizio anno.
Al termine del discorso, si è poi lasciato spazio ai presenti di chiedere quelle risposte, che sembrano doverose in casi simili, ma purtroppo la situazione è progressivamente degenerata e l’incontro è diventato uno spettacolo, purtroppo, poco edificante.
Il nostro paese sta vivendo senza dubbio una delle pagine più tristi e controverse della sua storia, ma la conclusione che nasce da questo periodo è che Carsoli ha perso un’occasione importante, un’occasione per cambiare finalmente le cose, per crescere.
“Si può fare politica senza interesse- ha affermato D’Antonio- una politica volta esclusivamente al bene e all’interesse dei cittadini, ma per farlo è necessario tenere lontano chi, declamando in piazza, finisce per deviare il lavoro e l’impegno profuso”. (Antonio Di Francesco)

Ma veniamo ad una cronologia dei fatti.

federica arcangeli crisiDopo la prima parte dell’incontro, dedicata ad una esaustiva esposizione audiovisiva di dati interessanti, soldi risparmiati, e concetti di legalità applicata all’amministrazione,  D’Antonio ha lasciato spazio alle domande. Il primo intervento è stato quello di Sandro Proia, che ha spiegato la natura della petizione di sensibilizzazione in atto sul web ed in piazza per organizzare con uno specifico regolamento un incontro con tutti gli ex amministratori e cercare di capire bene le cause che hanno portato a questa crisi. Si sono susseguiti gli  interventi dell’ex assessore Testa, dell’ex vicesindaco Arcangeli e del consigliere Fabrizio Proietti. “Siamo sempre piu’ convinti della nostra azione – ha affermato Federica Arcangeli – il Sindaco aveva una magnifica squadra che probabilmente non ha saputo mantenere imponendoci delle scelte”. I toni sono poi stati sempre piu’ caldi con botta e risposta di eventi e fatti accaduti all’interno della maggioranza nel periodo passato. Sono poi intervenuti  Franco Prosperi, Luciano Lauri, ed altri cittadini. Resta il fatto che il quadro delle vere motivazioni che abbiano causato questa crisi, in relazione all’incontro di oggi sarebbe da ricondurre ad una serie di incomprensioni iniziate oltre un anno fa con una escalation di eventi e fatti che poi hanno portato a questa situazione. Ma sicuramente non c’è stata quella chiarezza che molti auspicavano ed i dubbi sui veri motivi della crisi restano tuttora aperti.  (Elita Proietti)