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Abruzzo in MotoGP, dall’ascesa alla squalifica: la carriera di Iannone

Quando si parla di motori il sentimento nazionale viene manifestato in maniera un po’ diversa rispetto a quanto accade in quegli sport in cui delle vere e proprie rappresentative nazionali si affrontano tra loro. In MotoGP, in particolare, non sono tantissimi i piloti italiani e alcuni dei grandi nomi che si era soliti sentire fino a qualche anno fa non scaldano più le piste. Valentino Rossi si è ritirato nel 2021, mentre Andrea Iannone è stato squalificato nel 2019, dopo ben 7 stagioni ad alti livelli: per gli addetti ai lavori o i tifosi che si producono in un pronostico con dati per le scommesse sulla MotoGP, la cerchia dei papabili vincitori si è ristretta. In particolare il ragazzo di Vasto, orgoglio sportivo di tutto l’Abruzzo, alle spalle una storia singolare, interrotta proprio sul più bello.

Era il 2004 quando un giovanissimo Iannone, appena 15enne, partecipò al campionato Italiano Velocità, al campionato Spagnolo Velocità e a manifestazioni nazionali e continentali a bordo dell’Aprila, in collaborazione col team Abruzzo Junior. Nel 2005 iniziò quindi la carriera nella classe 125, ma nei primi anni i risultati non sono mai stati troppo esaltanti. Per il passaggio in Moto2 fu necessario attendere il 2010: tra Speed Up e Suter, nelle 3 stagioni trascorse in questa categoria arrivarono 3 terzi posti. A quel punto, l’ascesa di Iannone fu inevitabile: nel 2013 fu la Ducati ad assoldarlo per correre direttamente in MotoGP.

Negli anni migliori della sua carriera, Iannone ha avuto come compagni di squadra i vari Ben Spies e Andrea Dovizioso. Inizialmente, però, i risultati non sembrarono eccelsi: 12° nel 2013, 10° nel 2014. Andò molto meglio nel 2015, quando la stagione terminò con un 5° posto, prima che il pilota venisse trascinato nel turbinio del gossip a causa della sua relazione con la showgirl Belen Rodriguez. Le pressioni mediatiche fecero sentire le loro ripercussioni anche in pista: nel 2016 la classifica finale assegnò ad Andra un 9° posto, nel 2017 non si andò oltre la 13ª piazza, nel 2018 Iannone si posizionò 10°.

L’ultimo campionato è stato quello del 2019, mai portato a termine. Dopo il Gran Premio d’Australia di fine ottobre, Iannone si presentò in Malesia ad inizio novembre, ma lì la sua carriera conobbe un brutto epilogo, in quanto risultò positivo ad un controllo antidoping. Tracce di steroidi anabolizzanti, confermate anche nelle controanalisi dei mesi successivi. Una sostanza proibita, che portò inevitabilmente alla squalifica. Il TAS di Losanna ha stabilito così che Iannone sarebbe dovuto rimanere lontano dalle piste per 4 anni, fino al 2023. Da oltre un biennio, quindi, le corse di Andrea si sono arrestate.

In questo periodo Iannone si sta occupando delle sue attività aziendali e sta programmando il suo rientro in pista. Il gossip, però, continua a tormentarlo: le ultime notizie volevano Iannone come partecipante della prossima edizione del Grande Fratello VIP prima della smentita del diretto interessato. A 33 anni, però, non c’è tempo per le distrazioni: il pilota deve recuperare quel pezzo di carriera perduto e cercare di scrivere un finale degno della propria vita sportiva. Iannone ha disputato fino ad oggi 247 gare, vincendone 13. Mai, però, ha portato a casa un titolo mondiale.