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A24 e A25 sicure e sotto controllo ma servono interventi. Sdp: “Tariffe, aperti al dialogo”

“Potrebbero essere nel decreto Genova alla firma del Presidente della Repubblica i 192 milioni di euro per completare la prima fase della messa in sicurezza delle autostrade A24 e A25, in particolare per interventi su ponti e viadotti”. Lo ha detto l’amministratore delegato di Strada Parchi Spa, concessionaria delle autostrade abruzzesi e laziali A24 e A25, Cesare Ramadori, a margine dell’audizione in Commissione Territorio riunita all’Aquila alla presenza dei vertici di Strada dei Parchi, di consiglieri regionali e forze che stanno dibattendo sul tema della sicurezza nelle due arterie.
Era stato il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Danilo Toninelli ad annunciare nei giorni scorsi in Commissione Ambiente alla Camera un provvedimento ad hoc per le A24 e A25. “Siamo pronti ad operare anche se i fondi non dovessero essere subito disponibili – spiega ancora – perché con il decreto si andrebbe all’anticipazione da parte delle banche”.

 

In riferimento al dibattito in Commissione consiliare, Ramadori chiarisce che “Strada dei Parchi ha fatto tutto quello che doveva in termini di manutenzione ordinaria e straordinaria, quindi le arterie sono sicure, quello che si vede esternamente e che potrebbe far preoccupare, è sotto controllo perché sono in atto puntuali e continue verifiche”. Al riguardo,  Strada dei Parchi ha rivendicato in Commissione la realizzazione, nell’arco temporale compreso tra maggio 2017 e luglio 2018, del piano di antiscalinamento, unico in Italia e utile a rafforzare l’infrastruttura proprio nell’evenienza di scosse sismiche rilevanti.

Per quanto riguarda la questione delle tariffeMauro Fabris, vice presidente del Consiglio di amministrazione di Strada dei Parchi Spa, afferma “Abbiamo dato disponibilità al ministro Toninelli ad affrontare il tema delle tariffe che comunque per una soluzione definitiva è legato all’approvazione del piano economico finanziario (Pef) che attendiamo dal 2013″.
Il riferimento di Fabris è all’intervento definitivo di messa in sicurezza della A24 e A25 previsto nella legge di stabilità del 2012, perché dopo il terremoto del 2009 dell’Aquila, le due arterie sono state considerate strategiche in caso di calamità naturali.
Inizialmente, il progetto presentato da Strada dei Parchi ammontava a circa 7 miliardi di euro e prevedeva l’accorciamento del percorso con nuove gallerie, nella nuova proposta, accettata dal Ministero, invece, il costo è di circa 3 miliardi di euro con l’intervento concentrato nell’attuale tracciato. “I ritardi non dipendono dal concessionario che ha abbandonato qualsiasi ipotesi di variante dal novembre 2016. Comunque, il tema delle tariffe è complesso e speriamo, come auspicato davanti ai sindaci, che ci si possa trovare con il Ministero ad affrontare la questione evitando semplificazioni politiche che non risolvono il problema – spiega -. Abbiamo chiarito al rappresentante dei sindaci che protestano per i pedaggi che la classificazione delle autostrade fu fatta dal Ministero e che è evidente ad esempio che la declassificazione di tratti di montagna e pianura certamente penalizzerebbe le zone di montagna”