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A Tor Pignattara si apre voragine e sprofondano le auto, i residenti: “paura per le nostre case”

Il cedimento sarebbe stato causato da una fuoriuscita di acqua dalla carreggiata

ROMA – Maxi voragine in via Zenodossio, all’altezza del civico 5, in zona Torpignattara a Roma. L’asfalto cedendo per diversi metri a ridosso del marciapiede ha praticamente inghiottito una Smart mentre un suv Mercedes è rimasto in bilico, sprofondando me metà. La zona è stata transennata.

Secondo quanto si apprende, il tratto interessato comprende i civici 2 e 20. Il cedimento sarebbe stato causato da una fuoriuscita di acqua dalla carreggiata. Sul posto la Polizia locale, i Vigili del fuoco e Acea. Chiusa Via Zenodossio, da Via Casilina a Via Giovanni Maggi.

Secondo quanto si apprende da fonti dei Vigili del Fuoco, la voragine è lunga 13 metri e profonda 6. Nessuno è rimasto ferito. Le due autovetture sono sprofondate nell’area del garage sottostante la palazzina di via Zenodossio recando danni alle condotte della rete idrica.

MAXI VORAGINE, INQUILINA DI VIA ZENODOSSIO: “PAURA PER NOSTRE CASE

“Un grande spavento. È successo tutto in un attimo, abbiamo sentito un boato e quando ci siamo affacciati abbiamo visto le auto inghiottite dall’asfalto. Siamo subito usciti di casa temendo per la stabilità delle nostre case”, racconta all’agenzia di stampa Dire una donna che abita proprio sopra la maxi voragine. “Stamattina da quel che so, il garagista aveva segnalato una importante perdita di acqua e aveva avvisato Acea- prosegue-. Poi verso le 11 abbiamo sentito un forte rumore, un boato e ci siamo affacciati dalla finestra e ho visto questa Smart inghiottita, non sapevamo cosa potesse accadere e se il palazzo potesse crollare. Così siamo scesi in strada. Non tutti, ma io e altri abbiamo temuto per le fondamenta del palazzo. Anche perché la perdita, ci dicono, c’era da tempo ma nessuno era mai intervenuto. Poi sono arrivati i Vigili del fuoco, hanno chiuso l’acqua. Non ci hanno evacuato, quindi tra poco rientreremo. Speriamo bene, ma che spavento”. (www.dire.it)