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A Tivoli in arrivo finanziamenti Mite per il bosco del fauno

Tivoli  – – La riforestazione del bosco del Fauno di Tivoli Terme sarà presto una realtà. Fra i tre lavori selezionati e proposti da Città metropolitana di Roma Capitale nell’ambito del bando di gara indetto nel 2019 dall’allora ministero dell’Ambiente con il cosiddetto “Decreto clima” approvati dal ministero della Transizione ecologica il 9 luglio scorso c’è la riforestazione del bosco del Fauno di Tivoli Terme, al quale sono destinati 496mila euro. Gli altri progetti finanziati sono nell’ordine: la forestazione urbana a Pietralata e la forestazione urbana a Torre Spaccata del IV e del VI municipio di Roma, tra i quali si pone, in seconda posizione, il progetto tiburtino. L’obiettivo generale del bando ministeriale è incrementare la densità arborea nelle zone ad alta concentrazione abitativa e restituire alle città aria più pulita e un ambiente naturale sano e salutare per i cittadini che le vivono, grazie alla creazione di boschi urbani, polmoni verdi fondamentali per trasformare alcune aree incolte e degradate vicine alle periferie cittadine in aree verdi e in tale modo contribuire a contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici nei microclimi locali (ad esempio mitigare le ondate di calore estive) per una migliore qualità della vita. Complessivamente i tre progetti ricoprono una superficie di circa 30 ettari per un valore totale di poco meno di 1,5 milioni di euro (circa 500mila euro per singolo progetto) e prevedono – oltre alla messa a dimora di alberi e arbusti – anche la realizzazione di opere accessorie necessarie per rendere quelle aree accessibili e fruibili.

 

Il progetto tiburtino di riforestazione del bosco del Fauno – elaborato su proposta degli assessori Nello Rondoni (Quartieri, bandi e finanziamenti) ed Eleonora Cordoni (Politiche ambientali), con il supporto importante dell’ufficio Europa e del settore Ambiente (nella persona del dirigente Vincenzo Maia), e con la collaborazione del consigliere del sindaco per il rimboschimento, Alessandro Modesti – cambierà il volto dell’intera area. Prosegue, in questo modo, la forte azione di riqualificazione delle aree degradate della città avviata già sei anni fa con la chiusura della “baraccopoli” nel complesso ex polverifici Stacchini, dove si erano insediate negli anni 548 persone nomadi, tra cui anche numerosi bambini e minori.

 

«L’area in cui rinascerà il bosco del Fauno è una delle più sensibili del territorio comunale per le sue caratteristiche ambientali», spiega il sindaco Giuseppe Proietti, «il progetto redatto dal Comune e approvato dal ministero è pienamente compatibile con il piano regolatore e con il progetto “verde” che la comunità tiburtina ha definito per il suo futuro. Il progetto prevede interventi sull’assai rilevante patrimonio naturalistico del luogo, ma anche la creazione di 10 ettari di bosco, una parte dei quali dedicati a percorsi ludici e ricreativi compatibili con il contesto naturale. Tutto è nato», ricorda il sindaco, «dalla proposta del consigliere comunale Maurizio Conti che, presentando diversi mesi fa in Consiglio comunale una mozione che impegnava l’amministrazione a procedere con il recupero dell’area del bosco del Fauno, ha contribuito all’avvio della pianificazione, poi proseguita dagli uffici e dagli assessorati competenti che ringrazio per il lavoro. Un progetto fondamentale per il recupero ecologico, paesaggistico, ambientale, per la protezione della fauna e per le ricadute positive che tutto ciò avrà sulla socialità. Un investimento “green” fondamentale per le prossime generazioni di Tivoli e di Guidonia – i due territori lambiti dal progetto – che fruiranno di un polmone verde nel cuore urbanizzato».

 

«La riforestazione del bosco del Fauno approvata dal Mite nasce per cercare d’incentivare una crescita armoniosa tra comunità e ambiente in un’area molto problematica», spiega Cordoni. Si vuole finalmente restituire un’area ai cittadini che potranno così fruirne tramite percorsi cicli pedonali e aree di sosta. Tra i punti prioritari del progetto ci sono: la tutela della biodiversità; l’aumento della superficie verde sul territorio; la rimozione degli inquinanti e il miglioramento del benessere dei cittadini. Un miglioramento da raggiungere con azioni concrete, tra le quali c’è proprio lo studio d’interventi da realizzare tramite finanziamenti ad hoc, un obiettivo volutamente perseguito per lavorare al meglio e dare all’area di Tivoli Terme lo giusto sviluppo. Questo obiettivo è stato raggiunto grazie al lavoro di squadra dei vari settori e uffici comunali. L’area del bosco del Fauno, ricca di potenzialità anche se molto critica, con il rimboschimento cambierà aspetto, diventando finalmente accessibile a tutti. Abbiamo circa 120 giorni di tempo per portare a termine il progetto esecutivo di riforestazione che non resterà isolato».

 

«Rivolgo un ringraziamento alla sindaca di Roma Virginia Raggi e ai delegati della città metropolitana, all’assessora alle Politiche ambientali Eleonora Cordoni, al consigliere Maurizio Conti, al consigliere del sindaco delegato per Tivoli Terme Simone Cavallo, ai dirigenti del Comune di Tivoli, allo staff dell’ufficio Europa e a tutti i dipendenti che a vario titolo e con grande professionalità  hanno contribuito con il loro lavoro a questo bel risultato», commenta Rondoni. «Come sostengo da tempo, quella dei bandi è una delle strade più valide da percorrere per i Comuni, che devono affrontare spese e imprevisti che spesso non consentono di contare su risorse proprie per avallare iniziative migliorative della vita della comunità. Lo strumento dei finanziamenti extra comunali tramite bandi è importantissimo e occorre saperlo sfruttare al meglio, soprattutto in un contesto storico di crisi come quello generato dall’emergenza sanitaria da Covid-19».

 

«Il progetto di riforestazione del bosco del Fauno è da sempre uno dei primi obiettivi dell’amministrazione tiburtina per rendere Tivoli una città più verde», commenta Modesti. «Essere riusciti oggi a ottenere il finanziamento del Mite mi rende orgoglioso e soddisfatto, sentimenti che condivido con gli uffici comunali e gli assessorati che vi hanno lavorato e, sono sicuro, anche con i tanti tiburtini che sognano di veder rinascere quell’area. Volevamo sin da subito dare un segnale di presenza nelle periferie e avevamo chiarito l’intenzione di attuare un impegno che durasse nel tempo: oggi quell’impegno viene ricompensato con un’opera di cui beneficerà tutta la comunità. L’attenzione che l’amministrazione sta riservando al tema ambientale è indice di una lungimiranza politica che sta pagando e continuerà a farlo perché contribuisce a porre le basi per il benessere delle generazioni future. Sono certo che da qui in avanti sarà proprio la capacità di riuscire a garantire un domani sostenibile lo spartiacque tra chi rimarrà indietro e chi andrà avanti; e Tivoli, oggi, ha dimostrato di riuscire a tenere il passo delle sfide che ci attendono in futuro».