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A Tivoli approvato il riconoscimento del “Pizzutello” come prodotto De.co.

Tivoli – Il Consiglio comunale riunito venerdì 23 su convocazione del presidente Emanuele Di Lauro in seduta straordinaria ha discusso i seguenti atti all’ordine del giorno: il regolamento per la concessione, la valorizzazione e l’alienazione dei beni immobili comunali; il regolamento della polizia urbana; il riconoscimento della denominazione comunale per il Pizzutello di Tivoli “Origine comune” De.Co. L’assemblea ha discusso, poi, la verifica dell’osservanza delle ordinanze sindacali su area Stacchini e sulla “Tutela aree boscate, cespugliate o arborate su area Stacchini” presentate dal gruppo consiliare del Partito democratico e di ‘Una nuova storia’. Infine sono state discusse le mozioni sulla “Presa in carico di un’area in cessione per viabilità interna ai comparti di nuova edificazione nel piano particolareggiato esecutivo di Campolimpido” (presentata dal Movimento 5 stelle) e su “Grave situazione di disagio dei lavoratori del corpo della polizia locale del Comune di Tivoli” (presentata da Pd e ‘Una nuova storia’).

Approvato all’unanimità il “Regolamento per la concessione, la valorizzazione e l’alienazione dei beni immobili comunali”, presentato dall’assessora al Patrimonio Angela Dimiccoli. Il regolamento disciplina, nei termini di legge, le modalità di concessione e alienazione dei beni immobili e dei diritti immobiliari appartenenti al Comune di Tivoli, con lo scopo di semplificare i procedimenti del patrimonio dell’ente, nel rispetto dei principi di trasparenza, pubblicità e valorizzazione del patrimonio comunale. Il regolamento riporta anche l’elenco della tipologia di beni concedibili, alienabili o valorizzabili. Prevede, inoltre, che i beni da alienare o valorizzare “vengano preventivamente valutati al più probabile prezzo di mercato” e che “il valore di stima è la base per le successive operazioni di gara”. Il regolamento (che attendeva di essere aggiornato da circa 20 anni, l’ultimo risaliva al 9 ottobre del 2001) permette l’attuazione del piano di alienazione attinente al bilancio di previsione approvato dal Consiglio comunale il primo agosto scorso. «L’attività regolamentare di un ente è estremamente importante, perché gli dà la possibilità di elaborare strumenti normativi di secondo livello, conformi alla legislazione nazionale e comunitaria e serve per attuare attività concrete come, appunto, l’alienazione dei beni», commenta l’assessora Dimiccoli. «Il regolamento approvato consentirà quindi all’amministrazione comunale tiburtina di mettere in piedi, con formule chiare e trasparenti, processi di alienazione, valorizzazione e concessione del patrimonio con lo scopo di potenziare le entrate di bilancio e nello stesso tempo permetterà investimenti in opere funzionali alle esigenze della collettività. L’obiettivo è di velocizzare le procedure e renderle semplici e comprensibili da tutti. Voglio ricordare che la commissione Bilancio ha dato un rilevante apporto all’esame e all’approfondimento del documento, e il Consiglio oggi ha approvato all’unanimità la proposta di deliberazione: a tutti i consiglieri di maggioranza e di minoranza va il mio ringraziamento per aver lavorato senza pregiudizi e limiti a un documento utile a tutta la comunità tiburtina. Aggiungo anche che, dopo un’attesa di 20 anni, sono fiera che la proposta porti la mia firma». Tra i beni alienabili ci sono, a titolo di esempio, un centinaio di box auto nel parcheggio multipiano di via Tiburto e altri posti auto in piazzale Matteotti, poi alcune decine di appartamenti e un grande parcheggio interrato a Tivoli Terme.

 

Il Consiglio comunale ha poi approvato il regolamento di polizia urbana, presentato e illustrato in aula dal presidente della IV commissione consiliare permanente  Gabriele Terralavoro, che ne ha curato la revisione. Il documento predisposto dalla polizia locale e alla cui stesura ha collaborato Costanzo Periotto, consigliere incaricato dal sindaco per la polizia locale, disciplina “i principali comportamenti e le attività svolte nel territorio comunale al fine di tutelare la convivenza civile e la qualità della vita”. In particolare, il regolamento contiene in modo articolato le disposizioni e i divieti necessari a salvaguardare: la civile convivenza; il verde e l’ambiente; la nettezza pubblica; la quiete pubblica; il suolo pubblico; le attività commerciali; la detenzione degli animali domestici. «Si tratta di un documento molto importante per la vita di una città, che ha bisogno di essere aggiornato regolarmente», commenta Periotto, «affinché le disposizioni siano sempre quanto più possibile aderenti ai dinamici cambiamenti delle realtà cittadine e territoriali. Cambiamenti che in una città come Tivoli possono essere anche molto rilevanti. Per fare un esempio: a Tivoli negli ultimi anni è completamente cambiata la gestione dei rifiuti che ha sostanzialmente modificato le abitudini e la quotidianità delle sue comunità. Il Regolamento approvato ieri contiene norme ben precise che regolano la vita dei cittadini e rappresenta un ausilio e un riferimento fondamentale per la Polizia Locale, che tali norme deve far rispettare».

 

Il Consiglio ha anche approvato all’unanimità il riconoscimento della denominazione comunale di origine De.Co per il Pizzutello di Tivoli, prodotto tipico e tradizionale del territorio, presentato in aula dall’assessore all’Urbanistica Gianni Innocenti. «L’uva pizzutella entra, così, nell’elenco regionale dei prodotti a denominazione comunale origine (De.co.), gestito da Anci Lazio e che comprende quei prodotti agroalimentari o artigianali esclusivi di un territorio comunale che meritano un marchio di garanzia a livello regionale e nazionale, forte strumento di promozione del prodotto e di attrazione turistica», commenta Innocenti. «Ora il Pizzutello di Tivoli, prodotto agricolo di eccellenza del nostro territorio, già famoso più di duemila anni fa e citato nelle loro opere da antichi scrittori romani, ha la garanzia di essere l’unica uva “pizzuta” che potrà attribuirsi la denominazione “di Tivoli”, rispetto a quelle prodotte in altre zone del Lazio. Un impegno a ridare il giusto valore al cibo nel rispetto dei produttori in armonia con l’ambiente, con i sistemi ecologici e con le tradizioni. Il Pizzutello di Tivoli e i suoi produttori finalmente ricevono gli onori che meritano».

 

Nel proseguo della seduta l’assemblea ha poi discusso la proposta di “Verifica dell’osservanza delle ordinanze sindacali su area Stacchini”, presentata dai consiglieri del Partito democratico e di “Una nuova storia”, e che è stata respinta. Respinta anche la proposta, presentata sempre da Pd e ‘Una nuova storia’, di “Tutela aree boscate, cespugliate o arborate su area Stacchini”. Per quanto riguarda quest’ultimo atto, le opposizioni hanno chiesto di revocare in via di autotutela la delibera di riqualificazione dell’area Stacchini e di realizzazione del polo logistico approvata nella precedente seduta consiliare. La proposta è stata respinta e votata soltanto dalla capogruppo del Pd, mentre due dei cofirmatari (i consiglieri di ‘Una nuova storia’), avendo constatato nel dibattito in aula che la loro proposta poggiava su motivazioni normative errate, non l’hanno votata. Approvata all’unanimità, infine, la mozione su “Presa in carico di un’area in cessione per viabilità interna ai comparti di nuova edificazione nel piano particolareggiato esecutivo di Campolimpido” presentata dal M5s e, da ultimo, respinta quella su “Grave situazione di disagio dei lavoratori del corpo della polizia locale del Comune di Tivoli”.