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A San Polo dei Cavalieri emozione e fede per la IV giornata penitenziale

IV Giornata Penitenziale nella Comunità di San Nicola di Bari – Un incontro di Fede, Memoria e Grazia

SAN POLO DEI CAVALIERI –  All’imbrunire di una calda serata estiva, quando la luce cede il passo alla sera e il cielo sembra avvolgere le anime in un manto di silenzio e di attesa, la comunità di San Polo dei Cavalieri si è ritrovata unita nella IV Giornata Penitenziale, un momento ormai atteso, nato dal desiderio di riscoprire, attraverso il segno della penitenza, il cuore della fede cristiana: la misericordia di Dio.

Nel cuore della suggestiva Piazza Marconi, la comunità religiosa e civile, con in testa il Sindaco Simone Mozzetta e il Parroco Don Gaetano Maria Saccà, ha accolto con solennità la delegazione ospite, giunta da Supino: il Sindaco Gianfranco Barletta, il Can. Don Sergio Reali, insigne teologo e membro del Capitolo della Cattedrale di Frosinone, il rappresentante dell’Ordine di Malta Cav. Fabrizio Montini, e il prof. Dante Cerilli, testimone e custode della memoria storica del territorio. Accanto a loro, con emozione e discrezione, i familiari che quattro anni fa donarono alla comunità la statua del Cristo Morto, divenuta simbolo e fulcro di questo momento penitenziale.

Accompagnati dal Priore della Confraternita della Madonna del Buon Consiglio, dai confratelli, dalle Forze dell’Ordine e dalla Protezione Civile, il corteo si è snodato in preghiera verso la Chiesa Parrocchiale, dove un’assemblea raccolta attendeva in silenzio.

La celebrazione eucaristica: un’esperienza di Grazia

La Celebrazione Eucaristica, presieduta con profonda spiritualità dal Can. Don Sergio Reali e concelebrata da Don Gaetano, è stata il cuore pulsante della serata. Attraverso la liturgia, i presenti hanno potuto toccare con mano la presenza viva dello Spirito Santo, che come fuoco silenzioso ha scaldato i cuori, rendendo visibile quel misterioso incontro tra la terra e il cielo, tra il peccato umano e la redenzione divina.

I canti, sapientemente eseguiti all’organo dal M° Manuele Orati, hanno elevato le anime, favorendo una partecipazione orante e contemplativa. I confratelli della Madonna del Buon Consiglio, raccolti e commossi, hanno manifestato una fede semplice ma profonda, segno autentico di una comunità che ancora crede nella forza della preghiera e nel cammino della conversione.

Riconoscenza, memoria e comunione ecclesiale

Al termine della Santa Messa, prima della benedizione finale, sono intervenuti con parole cariche di significato i rappresentanti civili e religiosi. Non si è trattato di semplici convenevoli, ma di saluti nati dal cuore, espressione di un’amicizia sincera che va oltre le formalità, radicandosi in una comunione spirituale che solo la fede sa generare.

Particolarmente toccante l’intervento del prof. Dante Cerilli, che ha condiviso con i presenti parte della sua ricerca storica sulle origini della comunità sampolese, offrendo un ponte tra passato e presente, tra la memoria delle radici e la responsabilità del futuro.

Il Cav. Fabrizio Montini, a nome dell’Ordine di Malta, ha voluto donare alla Parrocchia una preziosa casula liturgica raffigurante il volto della Vergine Maria: un gesto di rara bellezza che unisce arte sacra e devozione, e che diventerà memoria visibile di questa IV Giornata Penitenziale.

La processione: camminare con Cristo e con Maria

La serata si è conclusa con la processione penitenziale, che ha visto le statue del Cristo Morto e della Beata Vergine Addolorata attraversare le vie del paese, accompagnate dalla commossa partecipazione del popolo e dalle note solenni del Complesso Bandistico “San Polo dei Cavalieri 1863”. Ogni passo, ogni sguardo, ogni lacrima conteneva l’eco delle parole evangeliche: “Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio”.

Durante la sosta in Piazza Marconi, le statue hanno fatto da cornice a una profonda riflessione spirituale guidata dai sacerdoti, culminata nella benedizione con le reliquie provenienti dalla Terra Santa. Un gesto di grande forza simbolica, che ha rinnovato nei cuori il senso della vicinanza del Cristo sofferente e della Madre Addolorata, testimoni supremi della speranza che nasce dalla Croce.

La processione si è conclusa con il rientro nella Chiesa Parrocchiale, mentre il popolo, stanco ma rinfrancato, portava con sé gioie e speranze, dolori e preghiere, affidati alle mani misericordiose di Dio.

Un arrivederci che sa di promessa

Prima del congedo, un sentito ringraziamento è stato rivolto a quanti hanno reso possibile la serata: le Forze dell’Ordine, la Protezione Civile, le associazioni locali e tutti i volontari che, con discrezione e dedizione, hanno curato ogni dettaglio.

La notte, ormai calata, ha avvolto il paese in un silenzio carico di mistero, ma anche di sogni e desideri. Come la lampada accesa davanti al tabernacolo, anche la fede della comunità di San Polo dei Cavalieri resta viva, in attesa del prossimo anno, con la certezza che ogni Giornata Penitenziale non è solo un rito, ma una tappa nel cammino della salvezza, una sosta nel deserto della vita per ascoltare, ancora una volta, la voce del Signore che chiama: “Convertitevi e credete al Vangelo”.