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A Roma è allarme piscine: “bollette troppo alte, rischiamo di chiudere”

I gestori di diverse piscine della Capitale lanciano un appello al sindaco Gualtieri per denunciare il costo eccessivo delle utenze e chiedere aiuti

ROMA – Diverse piscine di Roma sono a rischio chiusura per il costo eccessivo delle utenze. A denunciarlo sono i gestori di alcune strutture della Capitale – Aquatibur, Aurelia Nuoto, Funsport, Olimpia 1, Piscina Delta, Piscina Octopus, Piscina Passeroni, Polisportiva Nuotatori Salvetti, Sama Sporting, Sporting Club Lido, Villa Flaminia, Wellness Club Nomentano – che hanno rivolto un appello al sindaco Roberto Gualtieri chiedendo un suo intervento a poco più di sei mesi dai Campionati Europei assoluti, al quale parteciperanno oltre 50 nazioni e oltre 1.500 atleti.

“Le piscine, pubbliche e private, sono un fiore all’occhiello della nostra città – scrive Mirco Fratta, presidente di Sportivi per Roma – Gli atleti italiani sono ormai da anni tra i migliori al mondo, grazie anche alla possibilità di allenarsi presso impianti di qualità. Simona Quadarella, romana, ne è la dimostrazione più evidente: ha iniziato a nuotare nella Piscina Delta, impianto sportivo comunale che si trova a Ottavia, e ha vinto sei medaglie d’oro nelle ultime due edizioni dei Campionati Europei”.

I gestori degli impianti natatori di Roma si rivolgono al sindaco Gualtieri per chiedere “un aiuto durante il momento di estrema difficoltà dovuto all’incremento del prezzo del gas (e, quindi, del costo per le utenze energetiche), che si è aggiunto alle ormai note difficoltà derivanti dalla pandemia mondiale che ormai da due anni ha causato una significativa riduzione del numero di iscritti (e, conseguentemente, dei ricavi)”. In una tale situazione, numerosi gestori stanno valutando l’opportunità di “chiudere gli impianti per qualche mese, poiché le ridotte entrate non sono più sufficienti a coprire gli ingenti costi a carico dei gestori”.

“A tal proposito riprendiamo le recenti dichiarazioni del presidente Barelli, che ha espresso la preoccupazione da parte della Federnuoto nel non riuscire a far allenare al meglio gli atleti azzurri in questo inizio di stagione 2022 – aggiunge Ivan Sacchi, vicepresidente di Sportivi per Roma – Alle parole del presidente Barelli aggiungiamo anche le nostre, sposandole in pieno e aggiungendo che, oltre ai succitati agonisti, ci sono migliaia di diversamente abili, bambini, ragazzi e adulti che frequentano quotidianamente le piscine, e che hanno necessità di una adeguata temperatura dell’acqua e degli ambienti per svolgere l’attività natatoria”.

L’associazione Sportivi per Roma chiede al sindaco “la disponibilità ad incontrare una delegazione in rappresentanza degli impianti natatori di Roma, al fine di poter illustrare le difficoltà che stanno incontrando e provare a superare insieme, anche tramite una richiesta al Governo, tale momento di crisi“. (www.dire.it)