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A Rocca di Botte sulle orme di San Pietro Eremita, il cavaliere itinerante

ROCCA DI BOTTE – Molte sono le iniziative legate a San Pietro Eremita e che vede protagonista la comunità di Rocca di Botte nel suo gemellaggio con Trevi nel Lazio. La storia del Santo che nacque proprio a Rocca e per le vie di quel centro storico intriso di fascino, storia e tradizione. San Pietro vi trascorse tutta la sua adolescenza poi il gran rifiuto di un matrimonio forzoso e combinato come era di prassi all’epoca. Di qui il giovane scelse la vita religiosa spostandosi a Tivoli e dove ebbe a caratterizzarsi come “cavaliere itinerante”.

Ma nel 1048 ebbe ad allontanarsi anche dalla Chiesa Tiburtina, e fu proprio il Vescovo di Tivoli dell’epoca che gli assegnò il compito di predicare in maniera itinerante nella diocesi.

Gli venne conferita una croce di ferro, che si conserva ancora tra le reliquie della Collegiata di Trevi nel Lazio. Trascorse un lungo periodo a Subiaco e poi nel 1052 approdò a Trevi, ove rimase per quasi un mese facendosi apprezzare dai fedeli e compiendo anche miracoli: guarì due bimbi affetti da gravi malattie. La documentazione storica narra anche che San Pietro fece anche il miracolo di restituire la vista ad un tale di nome Gualtieri ed un altro compiuto su tale Liuto che era impedito nei movimenti e tornò ad alzarsi normalmente. Di lì a poco San Pietro venne colpito da un virus influenzale, e nel dolore e nella solitudine ebbe a rifugiarsi in un buio sottoscala ove morì nella sofferenza il 30 Agosto del 1052.

Non era pressochè certa la sua data di nascita, stando alle ricostruzioni dovrebbe essere nato poco dopo l’avvento dell’anno 1000. Una figura carismatica, i cui resti a tutt’oggi sono conservati a Trevi nel Lazio nella cripta della Chiesa di Santa Maria Assunta.

Il 1° ottobre del 1215, il Vescovo di Anagni Giovanni, per autorità di papa Innocenzo III, canonizza Pietro. Di lì il 29 Agosto a Trevi ed il 30 a Rocca di Botte da decenni è attivo questo gemellaggio per il legame del Santo, nel luogo di nascita e nel luogo di morte. Il busto di San Pietro Eremita venne fatto realizzare nel 1627 ed al suo interno vi sono contenute parti ossee del cranio.

Passeggiando per il centro storico di Rocca di Botte ci si  trova di fronte alla casa dove ebbe i natali San Pietro, dove è apposta una targa marmorea.

E a San Pietro eremita è dedicato un importante cammino per il quale ebbe a profondere un fortissimo impegno il compianto professore Enzo D’Urbano.