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A Jenne gli onori a don Antonio Flamini, traslata la salma in un clima di grande commozione

JENNE – Il borgo di Jenne nel pomeriggio di sabato 30 agosto u.s., ha reso onore alla figura del suo ex parroco Don Antonio Flamini. Un evento destinato ad entrare a pieno titolo nella storia jennese. In un clima di grande commozione il corteo con stendardi, la banda Filiberto Massimi, le autorità civili con in testa il sindaco Giorgio Pacchiarotti, si sono radunate nel piazzale antistante il cimitero dove è avvenuta la estumulazione della salma del compianto parroco nato a Jenne e che ne fu per lunghi anni guida pastorale.

La bara ricomposta e contenente le spoglie mortali del prelato, si è mossa in un corteo silente e di preghiera al quale hanno partecipato tantissimi fedeli. Così Jenne ha reso onore a don Antonio, che ieri l’altro è tornato dopo 31 anni in quella stessa Chiesa di Sant’Andrea apostolo ove ebbe a celebrare tante liturgie, e dove gli venne tributato l’ultimo saluto per la sua improvvisa e tragica scomparsa risalente al 1994. Ad accoglierlo sul sagrato della Chiesa il vescovo della Diocesi di Tivoli S. E. Mons. Mauro Parmeggiani unitamente al parroco don Pietro Kahmara e tanti fedeli in lacrime.

La bara con le spoglie mortali è stata poi adagiata sul sagrato della Chiesa, rivolta verso il popolo come è previsto per i funerali dei sacerdoti. Di qui il Vescovo ha officiato la Messa, e durante l’omelia con commozione oltre a ricordare la figura di Don Antonio Flamini, e ribadire l’importanza dei valori di questa iniziativa intrapresa dal Comune di Jenne ed approvata dalla Diocesi di Tivoli e Palestrina.  Il cerimoniale è stato preceduto da un lungo iter burocratico.

Momenti solenni, intensi poi quelli finali, ossia con la effettiva traslazione della bara nel loculo appositamente ricavato sotto ad un altare della Chiesa parrocchiale. La salma è stata calata con le corde, e sopra alla bara la stola pastorale ha sugellato l’imprimatur all’evento storico. Poi la chiusura con la pietra di marmo con le dediche opportune per il riposo eterno di don Antonio Flamini nella sua Chiesa.

Il sindaco Giorgio Pacchiarotti ha ricordato la figura del compianto parroco con grande emozione, mentre la nipote del prelato Gabriella Flamini è intervenuta ringraziando tutti per l’affetto dimostrato dalla amministrazione e della comunità jennese.

Il vice sindaco Cristiano Lauri nel suo intervento ha spiegato le ragioni di questa iniziativa legata al trentesimo anniversario sopraggiunto dalla morte, in quanto unico sacerdote nativo del borgo e che vi era stato parroco oltre al rispetto portato per la salma del sacerdote, in relazione alla scadenza ultratrentennale per la sepoltura.

Quest’anno ricorre il 31° anniversario della scomparsa di don Antonio, prelato che  fu parroco di Jenne per 34 anni  dal 1960 e fino per l’appunto a quella fatidica data del 1994 in cui perse la vita improvvisamente presso Loreto (Ancona). Le spoglie riposano ora per l’eterno tempo  in quella stessa Chiesa che lo vide battezzato dopo la nascita presso Jenne del 3 Agosto 1912, e per poi vederlo tornare parroco della sua terra natale. Venne ordinato sacerdote nel 1938 ed era uno di 7 figli nato da Angela Caronti e Salvatore Flamini. Morì all’età di 82 anni in un incidente automobilistico occorsogli a Loreto nei pressi del santuario della Madonna.

Una storia importante quella di don Antonio, e che rende testimonianza di vita jennese della quale fu indiscusso protagonista seguendo tante generazioni di jennesi nel percorso di nascita, dei Sacramenti, dei matrimoni e degli eventi luttuosi

Don Antonio fu l’unico parroco jennese che ebbe ad esercitare la sua pastorale nel borgo di nascita per così tanto tempo.

“Abbiamo vissuto una emozione di portata storica per la comunità – afferma il sindaco Giorgio Pacchiarotti – ma nondimeno il livello emozionale per l’evento ha toccato il cuore di tutti. Il ricordo di epoche passate che è rivissuto in questo tributo d’onore doveroso per questa figura che fù guida pastorale del nostro borgo, del suo borgo. Ora don Giannino Antonio Flamini sarà sempre più accanto ai suoi fedeli, alla sua comunità in ogni momento”.

Ad maiorem Dei Gloriam MMXXV