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Via Tiberina, colti in flagrante mentre bruciavano rifiuti ingombranti: arrestati per degrado ambientale

Roma – Sono stati colti in flagranza di reato, mentre davano fuoco a una quantità considerevole di rifiuti speciali e ingombranti, i 5 cittadini di nazionalità straniera arrestati ieri dal personale dell’ Unità Spe (Sicurezza Pubblica Emergenziale), con l’accusa di aver commesso reati ambientali: dal deposito incontrollato di rifiuti alla combustione illecita.

Dopo mesi di indagini, anche grazie al supporto di droni, gli agenti della Polizia di Stato sono intervenuti ieri in un terreno privato sulla Via Tiberina, in prossimità del fiume Tevere, dove era presente un’area di smaltimento illecito di rifiuti che venivano dati alle fiamme dagli occupanti delle baracche, oltreché di una struttura in muratura, presenti nel sito. Scattato il sequestro del terreno, così come di tutti i rifiuti presenti e di un autocarro con all’interno parti di arredo da dismettere.
Ulteriori indagini sono tuttora in corso sulla provenienza dei mezzi che sversavano abitualmente i rifiuti nell’area, con presunto compenso al proprietario, la cui posizione è attualmente al vaglio. Accertamenti in fase di svolgimento anche rispetto al mercato di materiale ferroso ricavato dalle combustioni e ad eventuali abusi edilizi.