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Referendum eutanasia, attivata raccolta firme a Carsoli

Carsoli – Dal consigliere Rosa De Luca riceviamo e pubblichiamo: “Migliaia di persone malate aspettano nel nostro Paese di poter porre fine alle proprie sofferenze. Un diritto inalienabile oggi negato per colpa di un Parlamento che da anni evita di affrontare il tema dell’eutanasia. Un buco normativo che non permette il rispetto della volontà delle persone gravemente malate ad una morte dignitosa. Una morte che, malati irreversibili, costretti ad atroci dolori, ad una non vita, ma nel pieno delle loro facoltà mentali, richiedono, invocano non potendo più sperare nella medicina. Ho seguito con attenzione e dolore le vicende di Dj Fabo, di Welby e li ringrazio di aver reso il proprio corpo malato e sofferente uno strumento di lotta pubblica e civile per garantire la lotta all’autodeterminazione. Ora gli possiamo rendere giustizia firmando il Referendum per dare ai malati la FACOLTA’ DI SCEGLIERE NELLA LEGALITA’.  Come consigliera posso autenticare le firme, quindi chiunque è interessato può contattarmi privatamente.  IL DIRITTO DI SCEGLIERE NON HA COLORI POLITICI “

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INFORMATIVA

CON IL REFERENDUM dunque si intende abrogare parzialmente la norma penale che impedisce l’introduzione dell’Eutanasia legale in Italia. L’omicidio del consenziente, infatti, non è altro che un reato speciale (rispetto a quello di portata generale di cui all’art. 575 cp sull’omicidio) inserito nell’ordinamento per punire l’eutanasia.

Con questo intervento referendario l’eutanasia attiva sarà consentita nelle forme previste dalla legge sul consenso informato e il testamento biologico, e in presenza dei requisiti introdotti dalla Sentenza della Consulta sul “Caso Cappato”, ma rimarrà punita se il fatto è commesso contro una persona incapace o contro una persona il cui consenso sia stato estorto con violenza, minaccia o contro un minore di diciotto anni.

Per quanto riguarda, invece, condotte realizzate al di fuori delle forme previste dall’ordinamento sarà applicabile il reato di omicidio doloso (art. 575 cp).

L’eutanasia attiva è vietata dal nostro ordinamento sia nella versione diretta, in cui è il medico a somministrare il farmaco eutanasico alla persona che ne faccia richiesta (art. 579 cp omicidio del consenziente), sia nella versione indiretta, in cui il soggetto agente prepara il farmaco eutanasico che viene assunto in modo autonomo dalla persona (art. 580 c.p. istigazione e aiuto al suicidio), fatte salve le scriminanti procedurali introdotte dalla Consulta con la Sentenza Cappato.

Forme di eutanasia c.d. passiva, ovvero praticata in forma omissiva, cioè astenendosi dall’intervenire per tenere in vita il paziente in preda alle sofferenze, sono già considerate penalmente lecite soprattutto quando l’interruzione delle cure ha come scopo di evitare il c.d. “accanimento teraputico”.

È però vero che molti casi ambigui creano condotte “complesse” o “miste” che non consentono spesso di distinguere con facilità se si tratti di eutanasia mediante azione od omissione e soprattutto pongono il problema di una possibile disparità di trattamento ai danni di pazienti gravi e sofferenti affetti però da patologie che non conducono di per sé alla morte per effetto della semplice interruzione delle cure.

Proprio al fine di non creare discriminazioni tra tipi di malati, emerge l’esigenza di ammettere l’eutanasia a prescindere dalle modalità della sua esecuzione concreta (attiva od omissiva).

Per questi motivi si prospetta efficace intervenire con questo referendum parzialmente abrogativo dell’art. 579 cp. Questo per una duplice ragione: innanzitutto intervenendo su questo si può esplicitamente richiamare il concetto di eutanasia; secondo poi la Corte, essendo intervenuta nella sentenza Cappato sull’art. 580 cp, può fare ricadere la disposizione come abrogata in una cornice normativa già delineata dalle sue pronunce in materia. La norma che residua, infatti, ha al suo interno l’espressione “col consenso di lui” il cui significato risulta coordinato alle leggi dell’ordinamento e agli interventi della Corte.

Questo il testo di modifica parziale proposto nel referendum: